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Valeria Albertini: "Crediamo in un’ospitalità fatta di eccellenza, innovazione e sostenibilità"

Valeria Albertini, General Manager di GDF Hotel, si racconta ai lettori di Tgcom24

di Carlotta Tenneriello

Valeria, iniziamo subito con qualche curiosità professionale. Il tuo percorso aziendale ti ha vista partire dal mondo della ristorazione, con ruoli a responsabilità crescente. Dal mondo della scuola a quello del lavoro il passo è stato breve… Da CEO di Burger King a Castelletto all’hotellerie: com’è avvenuto questo passaggio?
Il passaggio è stato il frutto di una crescita naturale e progressiva. Dopo il diploma al Liceo Classico, ho intrapreso nel 2006 la mia carriera nel mondo dell’hospitality, ricoprendo il ruolo di Direttore comunicazione, marketing e vendite al Grand Hotel Villa Torretta. Parallelamente, sono entrata nel settore della ristorazione fast come Amministratore Delegato della BF Food, franchising di Burger King. Entrambi i mondi, quello dell'ospitalità e ristorazione, mi hanno dato strumenti manageriali fondamentali, che mi hanno permesso di assumere ruoli di crescente responsabilità, fino a guidare diverse strutture alberghiere e, oggi, GDF Hotel.

Attualmente rivesti il ruolo di Managing Director di GDF Hotel SRL, una realtà in forte crescita nel settore dell’hospitality. Qual è stata la sfida più significativa che hai affrontato in questo ruolo e come l’hai superata?
La sfida più importante è stata gestire la crescita rapida e l’espansione del gruppo in modo efficiente e sostenibile. Parliamo di una rete diversificata, con marchi e territori differenti. Ho affrontato questa complessità lavorando su un piano strategico preciso: gestione del budget, attenzione ai costi, selezione accurata dei fornitori, cura per l’apertura delle nuove strutture e una comunicazione coerente del brand. I risultati ci stanno premiando, con un significativo incremento del fatturato e degli indicatori di performance.

GDF Hotel SRL è sinonimo di accoglienza e innovazione. Quali sono i valori su cui si fonda la visione aziendale e come vengono declinati concretamente nei vostri progetti?
Crediamo in un’ospitalità fatta di eccellenza, innovazione e sostenibilità. I nostri hotel non sono semplici strutture ricettive: vogliamo offrire esperienze autentiche e su misura. Investiamo molto nel design, nella qualità del servizio e nell’attenzione al cliente. Per esempio, l’Hilton Turin Centre, nostra ultima apertura, coniuga eleganza storica e tecnologie sostenibili. Anche i nostri ristoranti fine dining all’interno delle nostre strutture di Sesto San Giovanni e Torino, ovvero Vico della Torretta e MALÌA, riflettono questo approccio esperienziale e innovativo.

Essere donna e manager in un settore competitivo come quello dell’ospitalità: quali competenze sono oggi indispensabili per guidare un’impresa con successo?
Oggi servono visione, leadership, capacità di adattamento e una solida competenza operativa. Ma soprattutto serve empatia, ascolto e la capacità di motivare e valorizzare i team. In un contesto come quello dell’hôtellerie, dove il fattore umano è centrale, è fondamentale avere sensibilità e spirito inclusivo. E non bisogna mai smettere di imparare da tutti.

C’è un obiettivo che ti sei posta, personale o professionale, che senti particolarmente vicino in questo momento della tua carriera?
In questa fase, il mio obiettivo è consolidare la crescita del gruppo e portare GDF Hotel oltre i 51 milioni di euro di fatturato nel 2025. È un traguardo ambizioso, ma raggiungibile con la forza di un team competente e appassionato. Sul piano personale, sento il desiderio di continuare a costruire valore, lasciando un’impronta duratura nel settore dell’ospitalità italiana.

Se dovessi dare un consiglio a una giovane donna che sogna di costruire una carriera manageriale nel mondo dell’hôtellerie, quale sarebbe?
Il mio consiglio è: credeteci davvero. Siate curiose, determinate e pronte a mettervi in gioco. Accettate ogni sfida come un’opportunità per crescere, non temete i cambiamenti e coltivate sempre la vostra autenticità. L’ospitalità è un mondo dinamico, stimolante, in cui l’impegno e la passione fanno davvero la differenza.

Tra i viaggi che sogni di fare quale non potrà proprio mancare?
Viaggiare è per me fonte inesauribile di ispirazione. Amo scoprire luoghi, persone, culture. Ma se c’è una città che porto nel cuore, dove torno ogni volta con lo stesso entusiasmo, è senza dubbio New York. Il suo dinamismo, la sua energia, la sua capacità di reinventarsi: tutto lì parla di futuro. E il futuro è ciò che più mi affascina.