Dopo l'accordo sui dazi raggiunto da Trump e von der Leyen, fonti Ue chiariscono che "durante i negoziati, sia a livello tecnico che politico, abbiamo difeso con determinazione l'autonomia dell'Ue in materia normativa". Non è stato quindi preso nessun impegno con Washington in materia di Big Tech e Web Tax, puntualizzano le stesse fonti, che precisano: "Abbiamo tutelato con fermezza il nostro diritto a regolamentare". E gli Stati Uniti ribadiscono: dall'Ue nessuna tassa sulle reti digitali. Il cancelliere tedesco Merz si è detto "insoddisfatto": "Dall'intesa danni alla nostra economia". Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini: "Per noi tutto quello che è oltre allo zero è un problema. Oggi l'impatto del 15% dei dazi vuol dire per le imprese italiane 22,6 miliardi di probabile vendita verso gli Usa". E spiega: "Stiamo sottovalutando una cosa: non è solo l'impatto dei dazi, è anche la svalutazione dollaro-euro, che per noi vuol dire oggi incrementare il dazio di un 13%, che altri Paesi extraeuropei hanno una media del 2%. Difficilmente recuperabile"
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