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Il Csm fa dietrofront e riassegna il giudice al processo sui presunti pedofili di Rignano

Il magistrato avrebbe dovuto far parte di una commissione d'esame e il procedimento rischiava di saltare

LaPresse

Non dovrà ripartire il processo sui presunti abusi sui bambini della scuola "Olga Rovere" di Rignano Flaminio, perché tornerà il giudice che se ne stava occupando. Marzia Minutillo Turtur era stata destinata dal Csm a far parte della Commissione d'esame per il concorso in magistratura ma la nomina è stata revocata. Con venti voti a favore e due astensioni il Plenum di Palazzo dei Marescialli ha "restituito" il magistrato al processo.

La magistrata era stata assegnata alla commissione aggiudicatrice di un concorso, ma il rifiuto di considerare validi gli atti già svolti, espresso da una delle parti coinvolte nel procedimento, ha suscitato la protesta delle mamme di Rignano Flaminio.

Per evitare quindi che il processo dovesse ricominciare da zero, il comitato di presidenza di palazzo dei Marescialli aveva sollecitato la nona commissione del Csm a ritornare sulla decisione di collocazione fuori ruolo della giudice di Tivoli.

Mercoledì la dottoressa Minutillo Turtur era stata ascoltata dalla nona commissione, rammaricandosi della "tempesta mediatica" dalla quale era stata investita, ma si era rimessa alla decisione del Consiglio.

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