Negli anni 90 ha avuto successo grazie al talk show "Tappeto volante" di Rispoli. Poi due matrimoni, con il principe Fulco Ruffo di Calabria e il manager Manuel Garcia Duran, e il ritorno in Italia su Dove Tv. Melba Ruffo di Calabria a Pomeriggio Cinque: "Un giorno avevo ricevuto un mazzo di rose da un ammiratore, Fulco mi ha mandato un mazzo di carciofi perché il giorno prima mi aveva parlato di Neruda che omaggiò in alcune poesie i carciofi".
Durante l'intervista "Cuore a Cuore" con Barbara D'Urso, Melba ha ripercorso alcuni momenti del suo passato dalla famiglia numerosa ("sette figli di cui quattro sorelle e tre fratelli"), agli spasimanti di Santo Domingo fino all'arrivo in Italia dopo la scomparsa dell'adorato padre. "Ho rispettato rigorosamente il lutto, vestita di nero per un anno - ricorda -. Poi ho fatto il trasloco da sola ed ero molto triste. Avevo trovato questo piccolo appartamentino nel Palazzo Ruffo perché ero diplomatico. Mi ricordo che alla porta ho esclamato 'Papà però che bella casetta che mi hai trovato!'. E lì per la prima volta sognai mio padre. L'indomani stavo aprendo tutte le scatole e suona il campanello, era il portiere 'Signorina mi scusi c'è una persona che la vuole salutare', mi ha detto. Ed era il ragazzo dell'ultimo piano, ossia il principe Fulco, che vedendomi ha esclamato 'Benvenuta nel nostro palazzo!'".
La corte serrata del principe non si è fatta attendere: "Ogni volta che uscivo me lo incontravo sempre per caso. Poi ho scoperto che il portiere gli dava le soffiate ogni volta che uscivo. E' bello essere educati ed avere un'anima gentile, è cool. La cavalleria è gentilezza e bellezza. Mio padre era del gemelli, al mattino era un dittatore e di notte un poeta. E scriveva delle lettere molto belle, poesie... Un giorno ne ho parlato con Fulco e abbiamo anche citato Neruda che cantava la pioggia, le donne e i carciofi. L'indomani un ammiratore mi aveva mandato un mazzo di rose molto bello, il portiere ha riferito tutto a Fulco che poi mi ha fatto avere un mazzo di carciofi!".
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