Il caso

Milano, il pm dispone l'autopsia sul corpo di Erika Ferini Strambi

Il fascicolo è aperto per omicidio

© Tgcom24

La Procura di Milano ha disposto l'autopsia sul corpo di Erika Ferini Strambi, la 53enne trovata morta il 16 luglio nelle campagne tra Pantigliate e Peschiera Borromeo, nel Milanese. La donna era scomparsa nella notte tra il 5 luglio e il 6 luglio ed è stato un agricoltore a scoprire il cadavere, a circa 200 metri dall'auto della donna, che era finita in un fossato. Il fascicolo, assegnato al pm Francesco De Tommasi con accertamenti condotti dal Nucleo investigativo dei carabinieri, è aperto per omicidio. Gli esami autoptici potrebbero chiarire le cause della morte.

Il caso -

 A denunciare la scomparsa della donna era stato il padre. Quando è stata trovata, la sua macchina aveva le portiere chiuse e le chiavi all'interno e il corpo era in un'area difficile da raggiungere, soprattutto perché la 53enne si muoveva con le stampelle a causa di una disabilità. Gli investigatori non hanno trovato né borsa, né documenti, né il cellulare. Un altro elemento di sospetto sono gli slip sfilati e lasciati accanto al corpo, che portano a ipotizzare che la 53enne, che aveva un lavoro nel settore risorse umane di Luxottica, potrebbe avere incontrato qualcuno prima di morire. Il telefonino della donna è risultato spento dall'alba del 6 luglio e ha agganciato sempre la stessa cella. È possibile che si sia scaricato, magari dopo essere stato gettato in qualche anfratto. 

Le ultime immagini della donna -

 Le ultime immagini della donna sono state riprese dalle telecamere che hanno registrato il suo girovagare, dopo una serata trascorsa in un bar-karaoke, alla guida sulle strade provinciali tra l'aeroporto di Linate e il Lodigiano, sempre nella direzione opposta a quella che l'avrebbe riportata a casa, a Milano, dove viveva da sola.

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