I capi Alexandra Andries riflettono la personalità eclettica ed esuberante della loro designer. Mamma, stilista, ma soprattutto una donna che è riuscita a riconoscere ed interpretare la vera natura da sempre scritta nel proprio DNA: essere un’artigiana.
I capi Alexandra Andries riflettono la personalità eclettica ed esuberante della loro designer. Mamma, stilista, ma soprattutto una donna che è riuscita a riconoscere ed interpretare la vera natura da sempre scritta nel proprio DNA: essere un’artigiana.
Le sue creazioni sono realizzate su misura, attraverso una lavorazione che coniuga, con passione ed entusiasmo, tradizione ed avanguardia tecnica.
Leitmotiv di ogni sua collezione è il wax: una stoffa proveniente dall’Olanda e dall’Africa, disegnata a mano, con cura e dedizione, proprio come un pittore dipinge la propria tela.
Alexandra Andries propone colore, volume, originalità, grazie al connubio di tessuti etnici ed europei, che raccontano storie così diverse e lontane, seguendo sempre però un filo conduttore comune: l’amore per la pura creatività.
Capi esclusivi ed unici nel proprio genere, in grado di rappresentare con versatilità lo stile di ogni donna che li indossi, determinata e sicura di sé, disposta ad osare, pur di affermare se stessa ed il proprio carattere, deciso ed indipendente.
Chi è Alexandra Andries? Qual è stato il tuo percorso di formazione?
Prima di essere una stilista, sono soprattutto la mamma di due splendidi bimbi, Gabriel e Alice. Sono una ragazza vivace, solare e dinamica. Mi sono sposata subito dopo la nascita del mio primo figlio, Gabriel, trovandomi all’improvviso mamma e moglie a tempo pieno. La cosa inizialmente mi piaceva, ma non mi faceva sentire completa. Nella mia vita ho sempre lavorato, ho avuto molte esperienze professionali, che mi tenevano sveglia anche di notte, concedendomi poche ore di libertà settimanali. Questo cambiamento di ritmo mi ha quindi un po’ destabilizzata…ho così deciso di iniziare a studiare moda e le tecniche del cucito.
La passione per la moda da dove deriva? Esiste un episodio significativo della tua vita che ti abbia fatto capire che saresti diventata una designer?
Sono nata in Romania e il folklore del mio Paese è probabilmente il più vario dell’intera Europa, con una ricca tradizione alle spalle. Sono sempre stata affascinata dalla consuetudine di “cucirsi il proprio abito” a mano e su misura. Quando ero bambina, trascorrevo la domenica a ricamare per ore i bordini degli abiti o a filare la lana. Mia nonna è sempre stata una buona insegnante…non solo per me, ma per tutto il quartiere.
Quando e com’è nato il brand che porta il tuo nome?
Grazie ad una scuola di design e modellistica, ho conosciuto il mondo del cucito in tutte le sue sfumature, scegliendo il metodo “Le Grand Chic”. Terminati gli studi, nel 2016, ho dato vita al mio personale brand di abbigliamento femminile. All’inizio ho scelto il marchio A2creazioni, perché spesso le persone non riuscivano a capire né come si pronunciasse né tantomeno come si scrivesse il mio nome; poi, dopo una lunga riflessione, nel 2018, ho deciso di usare comunque la mia firma, “Alexandra Andries”, a mio avviso più bella ed orecchiabile.
Cos’è il wax? Che ruolo ricopre nella tua produzione?
Il Wax è uno dei tessuti che io amo di più in assoluto: è un cotone puro dipinto con la cera, con una resistenza incredibile. È il mio cavallo di battaglia con il quale riesco a realizzare tante creazioni di vario genere, abbinamenti stravaganti, ma anche eleganti e sobri, per soddisfare tutti i gusti, rimanendo comunque nel mondo “Alexandra Andries”. Adoro questo filato e vorrei che fosse sempre più conosciuto e apprezzato.
Artigianalità e tailor made. Che importanza assumono nella realizzazione delle tue creazioni?
Gran parte delle persone che, come me, hanno deciso di dedicare la propria vita all’artigianato, non l’hanno fatto solo per ragioni di carattere economico, a seguito di approfondite ricerche di mercato, ma soprattutto in nome di quella passione e di quel sincero entusiasmo per il proprio mestiere, per la materia e per la pura creatività. Acquistare un capo handmade contribuisce a sostenere le piccole attività locali, invece che le grandi aziende multinazionali. Il lavoro dell’artigiano consiste nel recuperare il più possibile i materiali, cercando di ridurre al minimo gli scarti, guadagnando sul risparmio e non sprecando nulla. In quest’ottica, creo abiti con l’obiettivo che durino nel tempo, senza limiti di stagionalità. Quando si comprano capi fatti a mano, si instaura una relazione diretta con chi ha disegnato e realizzato quel prodotto, sostenendo quindi il suo lavoro. Al giorno d’oggi, comprare online è comodo, andare in un grande magazzino è economico, ma entrare in una bottega è magico: il cliente assiste con i propri occhi, sin dall’inizio, alla creazione del proprio capo, scegliendone la personalizzazione, toccando con mano i materiali. E il risultato finale è sempre unico ed esclusivo.
Qual è la cifra stilistica delle tue collezioni?
Il brand Alexandra Andries viene immediatamente associato al wax e ai forti contrasti di colore. Questo tessuto, infatti, riproduce disegni simbolici per ogni continente e si distingue per i suoi pigmenti accesi, carichi e profondi. I miei capi rimandano ad uno stile African-European: il mix armonico di queste due realtà, così ricche di storia e di cultura, definisce il mio stile, originale e un po’ fuori dagli schemi.
A quale donna ti rivolgi?
Alexandra Andries veste una donna ribelle, allegra e di carattere, indipendente ed ambiziosa…una donna sicura di sé, capace di osare, senza paura di apparire e di stupire.
Chi è Alexandra nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Sono una ragazza simpatica ed esuberante, che non smette di sognare, meravigliarsi e divertirsi… amo la lettura, i legami profondi e soprattutto la mia famiglia. Adoro viaggiare e sono spericolatissima!
Progetti e sogni per il tuo futuro? E per quello del tuo brand?
Il mio sogno nel cassetto? Mi piacerebbe che il mio brand diventasse un esempio positivo per tutti gli artigiani che lavorano il tailor made. E poi…vorrei trasferirmi a Barcellona, con tre bimbi, e, sotto casa, oltre a quella di Taranto, aprire la mia nuova boutique Alexandra Andries.