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Berlusconi:"Rammarico per Battisti"

Frattini: "E' offesa alle sue vittime"

Afp

Le reazioni italiane alla decisione della Corte suprema brasiliana di non estradare l'ex terrorista rosso Cesare Battisti non si sono fatte attendere. Il premier, Silvio Berlusconi, si è detto "rammaricato" per la decisione, ma ha fatto sapere che "continueremo la nostra azione". Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha invece sottolineato come la decisione "offende il diritto alla giustizia per le vittime dei crimini di Battisti".

Romani: "E' sconcertante"
"Senza dubbio una decisione sconcertante e offensiva" sulla quale "il governo farà ricorso all'Aja"; ma che "non deve avere nulla a che fare con gli ottimi rapporti commerciali e industriali che le nostre aziende hanno con quelle brasiliane e che restano immutati". E' quanto afferma il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, parlando della decisione del tribunale supremo brasiliano su Battisti.

Schifani: "Profonda delusione e tristezza"
"Profonda delusione e tristezza". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, in merito alla decisione delle autorità brasiliane che non hanno concesso l'estradizione a Cesare Battisti. "Il verdetto del Tribunale Supremo Federale del Brasile - scrive in una nota - non permette di rendere giustizia alle famiglie delle vittime del terrorismo. Una decisione che, per ora, cancella la richiesta di giustizia che proviene dal nostro Paese. Si tratta di una brutta pagina che non vorremmo fosse mai stata scritta".

La Russa: "Faremo di tutto per portarlo in Italia"
L'Italia farà di tutto per riportare nel nostro paese Cesare Battisti. Lo ha assicurato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. "Potete intuire la mia amarezza e la mia vicinanza ai famigliari delle vittime - ha detto il ministro - e non sto contando fino a dieci, ma fino a mille prima di fare un commento". "Posso dire solo di aver parlato con il presidente Berlusconi e ho avuto da lui assicurazioni che nulla resterà intentato per riportare Battisti in Italia -ha affermato ancora La Russa - questo per me conta di più di qualunque parola di rito".

Quirinale: "Delusione e dolore per le vittime"
Silenzio assoluto, quasi una cappa di gelo: la notizia su Battisti è stata accolta così. Ma per prassi, al Quirinale, in casi come questi si rimanda ai precedenti, e questi sono molto espliciti per capire lo stato d'animo del Colle. Uno stato d'animo sintetizzabile con due parole: "incomprensione" e "dolore". Incomprensione per una scelta che non ha fondamento di alcun tipo se non sull'assunto quasi offensivo che in Italia lo stato di diritto non sia pieno. Dolore per le vittime del terrorismo ed i loro familiari. Anche perché più di una volta, in passato, Giorgio Napolitano si è speso in prima persona per una soluzione diversa di una questione che, sia detto per inciso, aveva rischiato di sfociare in un incidente diplomatico ancora pochi giorni fa, in occasione delle celebrazioni del 2 Giugno a Roma.

Frattini: "La decisione offende le vittime"

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, "prende atto con profondo rammarico" della sentenza, ma ribadisce, "pur rispettando la decisione", "il convincimento del governo italiano, condiviso da tutte le forze politiche e dall'opinione pubblica, in merito alla fondatezza della richiesta di estradizione".

"Non posso non rilevare - prosegue il titolare della Farnesina - come la decisione odierna del massimo organo giudiziario brasiliano, oltre ad offendere il diritto alla giustizia per le vittime dei crimini di Battisti, appaia contraria agli obblighi sanciti dagli accordi internazionali che legano i due Paesi, peraltro accomunati da profondi e antichi legami di amicizia e consanguineità".

"Da parte italiana - conclude il ministro - si intende attivare immediatamente ogni ulteriore possibile meccanismo di tutela giurisdizionale presso le competenti Istituzioni multilaterali, e in particolare presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja, per perseguire la revisione di una decisione che non si ritiene coerente con i principi generali del diritto e con gli obblighi previsti dal diritto internazionale".

Mussolini: "Dobbiamo far pagare l'offesa subita"
"L'offesa subita da nostro Paese ma soprattutto dai parenti delle vittime è troppo grande. Occorre far pagare, se occorre anche in termini diplomatici, questa infamia". Lo afferma in una nota Alessandra Mussolini (Pdl) aggiungendo che "il rispetto dell'Italia si difende non con il fioretto ma con la spada".

Meloni: "Uno schiaffo all'Italia"

"La decisione dei giudici supremi brasiliani di non avallare l'estradizione di un criminale come Battisti, così come quella dell'allora presidente Lula, è stata l'ennesima umiliazione inferta alle famiglie delle sue vittime". Così il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, commenta la decisione del Tribunale federale brasiliano. Per il ministro "le motivazioni addotte per il rigetto del ricorso rappresentano uno schiaffo alle istituzioni italiane, un atto indegno di una nazione civile e democratica".

"Il governo - ha aggiunto il ministro - continuerà a fare tutto ciò che è in suo potere, anche in seno alla Ue, per far sì che un volgare assassino che sinora ha mascherato i suoi delitti dietro la lotta politica possa essere finalmente consegnato alle patrie galere, scontando finalmente il suo debito con il popolo italiano".

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