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"Aiutatemi a ritrovare mia figlia Il padre tunisino l'ha rapita"

Milano, la disperazione di una trentunenne. Appello alla Farnesina per rintracciare la bimba di due anni

Ansa

Una telefonata (“Ho portato la nostra Martina dalla nonna”) e poi il silenzio e paura. Marzia Tolomeo, mamma milanese di 31 anni, da una settimana vive col cuore appeso al filo del telefono, nella speranza di sentire la voce della figlioletta di due anni rapita il 29 maggio dall’ex compagno tunisino. "Penso che voglia vendicarsi perché - racconta lei - è da tempo che minaccia di farmela pagare"

Per portare la piccola in Tunisia, l'uomo, Hassen Abdeljelil, deve aver falsificato il passaporto visto che la madre non ha mai dato il consenso all’espatrio. Il problema,  spiega a Il Corriere della Sera l’avvocato Lucio Levi è che la Tunisia non ha firmato la convenzione dell’Aja del 1980 sulla sottrazione dei minori. E visto che le autorità italiane non possono fare nulla, a Marzia non resta che invocare l’intervento della Farnesina.

La storia tra lei e Hassen aveva iniziato a scricchiolare già durante la gravidanza, ed era finita al ritorno da un viaggio insiene in Tunisia durante il quale “mi trattava malissimo, mi teneva chiusa in casa e mi dava ordini non preoccupandosi che i vestiti della bambina fossero troppo leggeri”.

Così sono iniziate le prime battaglie al Tribunale dei minori che inizialmente ha dato ragione alla donna, vietando all'uomo di incontrare  la figlia se non  in presenza della madre. E  in seguito ha concesso al padre di stare solo con la piccola due sere alla settimana.
Nel frattempo Marzia si fidanza con un altro uomo, mette su casa, e dopo l'annuncio di una seconda gravidanza Hassen si infuria, va a prendere Martina per la visita settimanale, ma decide di non riportarla più a casa.

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