IN GALIZIA

L’inquinamento degli allevamenti intensivi viola i diritti umani di chi ci abita intorno: la sentenza storica di un tribunale spagnolo

Il Tribunale superiore di giustizia della Galizia ha affermato che le autorità locali non hanno adempiuto al loro obbligo legale di tutelare la popolazione

© Getty

Violazione dei diritti umani a causa dell’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi. È quello che ha stabilito in Spagna il Tribunale superiore di giustizia della Galizia, con una decisione storica.  

Siamo nella zona di As Conchas, nell'area nord-occidentale del Paese. A essere condannati sono il governo regionale e l’ente nazionale che sovrintende la gestione delle risorse idriche per aver messo in pericolo la salute dei circa 20mila residenti della regione di A Limia, inquinando il bacino idrico di Conchas e le aree circostanti. Ora le autorità dovranno rimediare ai danni fatti.

Nonostante l’impatto degli allevamenti intensivi sull’ambiente e sulle persone sia provato da tempo, si tratta della prima sentenza al mondo di questo genere.

© Getty

Facendo riferimento alla Costituzione spagnola, alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e alle normative ambientali europee e nazionali, il tribunale ha infatti affermato che le autorità locali non hanno adempiuto al loro obbligo legale di tutelare la popolazione.

A portare il caso in tribunale sono stati proprio sette residenti, con il sostegno di alcune organizzazioni. I cittadini hanno raccontato di non poter più aprire le finestre a causa del forte odore, e che non si fidano più a bere l’acqua pubblica per paura che i bacini siano contaminati.

Timori che si sono rivelati realtà. Durante il processo, infatti, gli esperti chiamati a certificare il livello di inquinamento dell’area hanno trovato nell’ambiente batteri resistenti agli antibiotici. Il fiume Limia è gravemente contaminato, con livelli di nitrati nell’acqua fino a mille volte superiori a quelli normali. I nitrati sono composti chimici contenenti azoto e ossigeno usati nei processi di conservazione della carne, che ad alta concentrazione possono diventare un fattore di rischio per alcuni tumori.

Adesso la Xunta de Galicia e la Confederación hidrográfica del Miño-Sil saranno obbligate ad adottare subito tutte le misure necessarie per rimediare al degrado ambientale. 

La Spagna è il più grande produttore di carne suina in Europa e un terzo degli allevamenti nazionali si trova proprio in Galizia. Questa sentenza, quindi, non solo rappresenta un punto di svolta nel rapporto tra le comunità locali e l’allevamento intensivo, ma segna un importante precedente sul tema dell'inquinamento da allevamenti intensivi. Un’occasione per molti territori per iniziare a pensare a un cambiamento reale.