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Con il parapendio sorvola l'Amazzonia devastata dai roghi per spargere semi

Il pilota brasiliano Marcelo Glider vuole contribuire alla rinascita del polmone verde del mondo minacciato dagli incendi dei mesi scorsi: "Possiamo fare la differenza"

Con un parapendio a motore per rinverdire l'Amazzonia devastata dagli incendi degli ultimi mesi. Con questo obiettivo l'istruttore e pilota di paramotore Marcelo Glider, 45 anni di Araçatuba, nello Stato di San Paolo, si alza in volo tutti i weekend con la sua compagna Marcia Moraes, 39 anni. Lei pilota il mezzo, mentre lui, seduto dietro, sparge semi. "Possiamo fare la differenza", dichiara, pensando alle generazioni future. L'idea gli è venuta copiando l'impresa di due biologi ed ha avuto gran risonanza in Brasile.

Così, nei fine settimana, smessi i panni di istruttore, che indossa da 15 anni, Marcelo, con l'aiuto di Marcia, sorvola il fiume Ribeirão Baguaçu, la principale fonte di approvvigionamento della sua città. Con lui ha sacchetti di semi di ipe amarelo, la pianta nazionale del Brasile, meglio conosciuta in Italia come "albero dalle trombe d’oro" per la particolarità dei suoi fiori gialli. 

“Ogni mattina raccolgo manciate di semi - racconta Marcelo. - Prima finivano direttamente nella spazzatura, poi, vedendo che i semi germogliavano molto facilmente, ho deciso di farne sacchi e riutilizzarli, spargendoli sull'Amazzonia bruciata, perché in questo modo posso completare il ciclo della natura".

In volo sull'Amazzonia bruciata con il parapendio per spargere semi

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Oltre a spargere semi durante i voli del paramotore, l'istruttore coltiva piantine da donare ad altre persone interessate a piantarle a loro volta. Tornando, poi, a quei semi che getta sulla foresta ferita, aggiunge: "Quei semi gettati dall'alto rimangono inattivi e intatti per mesi, ma non appena pioverà, germineranno".

Pur non inseguendo la fama, l'impresa ambientale si è subito diffusa e ha avuto un impatto positivo in diverse regioni del Brasile: in molti si sono congratulati con lui e hanno espresso la volontà di imitarlo. “Non mi aspettavo questa eco: da diversi Stati del Paese mi contattano per inviarmi semi di altre piante e mi indicano anche i punti dove spargerli", continua.

" In troppi distruggono il pianeta, - conclude. - Per questo abbiamo bisogno di molte persone che vogliono riforestare l'Amazzonia e contribuire all'ambiente. Dobbiamo diffondere sempre più questa idea, così che tutti capiscano che possiamo fare la differenza",

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