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Esattamente venti anni fa le donne entravano a pieno titolo nelle forze armate italiane

Sono passati due decenni da quando le donne sono entrate ufficialmente nei ranghi delle forze armate italiane e ora sono un moltiplicatore di forza ed efficacia

Ora vedere in Italia una donna in divisa mimetica sembra una normalità. Ma in realtà è solo con una legge del 20 ottobre del 1999 che anche nel nostro paese, ultimo tra i membri della Nato, le donne hanno avuto la possibilità di arruolarsi nell'esercito.

Il cammino è stato difficile e spesso assurdamente ostacolato ma alla fine ce l'ha fatta. La presenza femminile tra i militari rappresenta ormai la “normalità” in ogni attività militare, sia in ambito nazionale sia nei teatri operativi internazionali. La componente femminile, impegnata nelle operazioni di peace keeping e peace building rappresenta, in particolare, una risorsa fondamentale nell’interazione con la popolazione civile locale e, di conseguenza, nel perseguimento delle finalità delle missioni nei teatri operativi e degli scopi di cooperazione civile-militare.

Le donne militari, in ambito nazionale e nelle operazioni internazionali, contribuiscono alla sicurezza, sono un moltiplicatore di forza e di efficacia nella ricostruzione, nei processi di stabilizzazione e nel mantenimento della pace.

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