Dante è tornato ed è un teenager: chi "manderanno all'inferno" gli studenti?
Settima edizione del concorso "Apocrifo Dantesco Anacronistico" | Gli studenti si sostituiscono a Dante "riscrivono" la Divina Commedia
La Divina Commedia ha avuto milioni di lettori - molti dei quali 'costretti' dalla scuola a leggere il Poema dantesco - e continuerà ad averne nei secoli a venire. A meno che non cambino i programmi didattici. Molti di loro si saranno chiesti (o si chiederanno) per quale motivo Dante Alighieri abbia messo quel personaggio all'Inferno mentre quell'altro è volato in Paradiso? Immaginando, forse, di fare lo stesso con personaggi viventi o trapassati. Non tutti, però, sanno che adesso è possibile farlo e anche mostrarlo pubblicamente. Da questo gioco metaletterario, infatti, è nato un concorso che invita a calarsi nei panni del 'sommo poeta', improvvisandosi scrittori di endecasillabi e terzine. Si chiama "Apocrifo dantesco anacronistico": un contest di poesia creativa, rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori d'Italia. A riportare la notizia il sito Skuola.net.
Alla ricerca del moderno ‘Sommo Poeta’
L'idea dell'originale concorso (giunto alla settima edizione) è venuta a un professore di scuola, Matteo De Benedittis. E se qualcuno pensa che si tratti di uno scherzo ha sbagliato strada, visto che l'Apocrifo gode del patrocinio della Società Dante Alighieri. Il regolamento prevede la composizione di un canto in terzine dantesche in cui l’autore immagina di collocare un personaggio, anche contemporaneo, in uno dei gironi infernali o nelle cornici del purgatorio oppure nei cieli del paradiso. Il tutto seguendo rigorosamente le regole metriche, stilistiche e filosofiche della Commedia L'obiettivo è di stimolare la crescita delle competenze letterarie dei partecipanti. E se non fosse ancora chiaro come funziona, il professore ha anche stilato le regole che dovranno contraddistinguere i componimenti presentati.
Le regole del concorso
Innanzitutto la selezione è riservata, come detto, agli studenti delle scuole secondarie superiori (in lingua italiana). La partecipazione è personale e quindi non sarà possibile presentare contributi di coppia o di gruppo. Il soggetto della rivisitazione letteraria dovrà essere un personaggio storico o letterario, di qualsiasi epoca (anche attuale); in alternativa si potrà spostare un personaggio già presente nella “Commedia”, motivando la scelta. Il personaggio, inoltre, dovrà essere collocato in modo coerente in base alle sue caratteristiche. La lunghezza dell’elaborato dovrà essere di almeno 10 terzine e non potrà superare le 20 terzine (+1 di chiusura). Infine, si dovranno rispettare i canoni stilistici adottati da Dante. Ai vincitori – uno per ogni cantica (inferno, purgatorio, paradiso) - oltre alla pubblicazione del proprio lavoro sui social network, anche un premio in denaro. I contributi possono essere inviati entro il 31 dicembre 2019, pagando una quota di 5 euro.
Tra i protagonisti delle scorse edizioni anche Renzi e Belen
Affidandoci al ricordo degli anni scorsi, il risultato anche stavolta potrebbe essere davvero curioso. Per dire: al posto di Paolo e Francesca sono stati messi personaggi storici, come Galileo Galilei, ma anche estremamente contemporanei, come Belen Rodriguez e Berlusconi. Qualche esempio? L'ex leader libico Gheddafi è comparso nella zona dei traditori della patria, Osama Bin Laden in quella dei seminatori di discordia, Alberto Sordi nella cornice dei golosi (in Purgatorio). Ma nell'archivio degli Apocrifi c'è spazio anche per il Paradiso: Totò e Peppino, ad esempio, sono stati messi nel cielo di Mercurio, i giudici Falcone e Borsellino nel tempo di Giove. Max Pezzali, invece, è finito nel paradiso terrestre. Tornando all'Inferno, Matteo Renzi è stato inserito nel girone degli ipocriti. E Lupin? Ovviamente in quello dei ladri.