Enel Green Power, sorgerà a Tarquinia l’agrivoltaico più grande d’Italia

L’avvio dell’impianto, che a regime soddisferà con energie rinnovabili il fabbisogno di 111mila famiglie, è un perfetto esempio di come la transizione energetica possa sposarsi con le attività agricole del territorio e il benessere delle comunità locali

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Mentre i leader europei continuano il confronto sul futuro energetico del Vecchio Continente, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica nel 2050 (e il traguardo intermedio di ridurre del 55% le emissioni di CO2 entro il 2030), una delle soluzioni più promettenti per lo sviluppo delle rinnovabili sembra essere l’agrivoltaico. Si tratta di un sistema “ibrido” tra le colture agricole e la produzione di energia solare che, proprio per le sue caratteristiche, potrebbe rappresentare uno degli strumenti più utili per la transizione energetica; non a caso proprio al settore agrivoltaico in Italia il PNRR ha destinato fondi per un miliardo e mezzo di euro. Enel Green Power, la divisione del Gruppo Enel dedicata allo sviluppo e all’esercizio di impianti di energia rinnovabile in tutto il mondo e leader mondiale dell’energia pulita, ha avviato proprio nel nostro Paese, a Tarquinia (nel viterbese), il cantiere per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico più grande d’Italia, oltre che il parco solare più grande detenuto dalla società a livello nazionale.

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L’impianto, integrato con le attività agricole del territorio e con una capacità di 170 megawatt di energia completamente rinnovabile, una volta raggiunta la piena operatività sarà in grado di produrre mediamente 280 gigawattora ogni anno. Si tratta di una quantità di energia sufficiente a soddisfare in modo green e sostenibile il fabbisogno di 111mila famiglie, evitando il consumo di circa 26 milioni di metri cubi di gas naturale ogni anno e l’emissione nell’atmosfera di circa 130mila tonnellate annue di CO2.

Un impianto particolarmente importante, dunque, non solo per capacità produttiva ma anche (e soprattutto) per l’utilizzo di tecnologie innovative e per la vicinanza e l’integrazione con le attività del territorio. Dal punto di vista tecnologico, infatti, nell’impianto verranno impiegati moduli fotovoltaici bifacciali capaci di assorbire e trasformare in energia la luce del sole sia sulla superficie anteriore che su quella posteriore; e per massimizzare e rendere ancor più efficiente la produzione, i moduli saranno montati su appositi “tracker”, strutture mobili che come i girasoli “inseguono” il sole per catturare la maggior quantità possibile di luce.

Per quanto riguarda invece l’impegno per l’armonia con lo sviluppo del territorio, aspetto cruciale della transizione energetica, il parco solare agrivoltaico – che verrà realizzato nell’area privata di un’impresa locale che collabora con Enel Green Power – sarà completamente integrato con le attività agricole. Nelle aree libere tra le file di pannelli fotovoltaici (e nelle fasce di rispetto degli elettrodotti aerei) verranno infatti coltivati foraggio e borragine, mentre le zone perimetrali saranno piantumate con ulivi.

La realizzazione dell’impianto agrivoltaico di Tarquinia avrà poi ricadute positive anche sull’economia e sull’occupazione del territorio e delle comunità locali: le imprese impegnate nel cantiere di costruzione della struttura sono tutte laziali (e per la maggior parte provengono dalla provincia viterbese), e durante i 13 mesi di tempo stimato di costruzione avranno un picco di coinvolgimento occupazionale di circa 330 persone.

Il parco solare in costruzione a Tarquinia – commenta Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Powerdimostra come sia possibile gestire in armonia la crescita delle energie rinnovabili e l’attività agricola. Si tratta infatti di un impianto che sarà perfettamente integrato con il territorio e che ospiterà colture al suo interno, generando ricadute positive per l’ambiente, l’economia e il territorio e contribuendo alla riduzione della dipendenza energetica dell’Italia”.

Le energie rinnovabili, la loro armonia con il territorio e il tessuto locale, il percorso verso il futuro sostenibile dell’energia e tanti altri spunti ed esempi concreti del percorso dell’Italia verso la transizione energetica sono al centro di “Energie in viaggio”, il nuovo programma televisivo condotto da Enrico Bertolino, Massimiliano Rosolino e Lucilla Agosti in onda sabato alle 14:30 su Rete4.