“Oasi Urbane”, 10mila alberi in 10 città contro i cambiamenti climatici

Il progetto di Coop, partito da Milano a fine settembre, riparte da Torino per toccare poi Genova, Piacenza, Ancora, Perugia, Firenze,Livorno, Roma e Bari. Per dare un esempio e lanciare un segnale: una soluzione c’è

Nel pieno dei “Fridays for future” e delle proteste per chiedere interventi contro il riscaldamento globale, tutti siamo stati toccati dalle immagini dell’Amazzonia in fiamme, da quelle dei roghi in Australia, dalle notizie sulla deforestazione in Indonesia, dalla continua distruzione dei “polmoni” del pianeta che catturano anidride carbonica e restituiscono ossigeno.

Città più vivibili

Proprio dagli alberi parte quindi il progetto di Coop “Oasi Urbane” che, finanziato attraverso la campagna “Green Weeks Coop” (che ha promosso lo “sconto sostenibile” del 25% sui prodotti Coop e grandi marche destinando il 5% del ricavato a questa attività), ha come obiettivo quello di piantare 10mila alberi in 10 città entro la fine dell’anno per dare un contributo alla lotta contro la crisi climatica con la capacità del verde di assorbire gas serra, creando al tempo stesso zone “rinaturalizzate” che rendano più vivibili le città durante le ondate di calore estivo e che assorbano la pioggia violenta dei sempre più frequenti eventi meteo estremi.

Si riparte da Torino

Dopo la prima tappa a Milano il 27, 28 e 29 settembre, dove la piantumazione si è concentrata  tra il Parco Rogoredo e la Casa Chiaravalle, “Oasi Urbane” riparte il 9 novembre con il nuovo bosco che nascerà a Parco Stura, nella zona Nord di Torino. Qui, in un’area che nel corso degli anni è stata bonificata e riqualificata, come a Milano saranno soci, volontari e giovani under 30 a mettere a dimora gli alberi nei 3 ettari destinati a questo progetto, partecipando anche a momenti di formazione con un workshop sul tema del cambiamento climatico.

Spazi verdi e un orto-giardino

Il 10 novembre altri alberi saranno piantati durante la terza tappa a Genova in  Media Valbisagno, a San Siro di Struppa, con un vigneto, piante antiche e un luogo di dimora per le api. La tappa successiva, quindi, sarà a Piacenza, per la rivitalizzazione e tutela del frutteto di Santa Maria di Campagna, sito all'interno delle mura cinquecentesche della città.

Oasi di biodiversità

Oasi Urbane” arriverà quindi ad Ancona (tra Parco Galassia e Via Luchetti Gentiloni), mentre a Perugia nel Parco Sant’ Angelo sarà realizzata un oasi di biodiversità con arbusti e piante tipiche del bosco umbro, aiuole fiorite e microhabitat per insetti impollinatori. Il 21 novembre il progetto farà quindi tappa a Montopoli, che già aveva ospitato la presentazione della campagna il 21 settembre, dove un’area di 6 ettari da bonificare sarà trasformata in un bosco ad alto fusto su progetto del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso. E sempre in Toscana, a Firenze, avverrà la rigenerazione e riqualificazione urbana di Piazza Leopoldo. 

Piante per l’apicoltura urbana

Sarà quindi la volta di Livorno, dove la piantumazione è prevista al Parco Rosa dei Venti, poi di Roma, con la realizzazione di un’oasi al quartiere Garbatella, e per finire di Bari, dove l’associazione Facelia – che già è impegnata in progetti di apicoltura urbana – contribuirà a mettere a dimora alberi e piante nettarifere utili agli insetti impollinatori nel quartiere di Japigia.

Il valore dell’impegno

Sappiamo che 10 mila alberi sono pochi rispetto alle necessità del pianeta – chiarisce Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e Ancc-Coop – ma noi ci siamo e ci mettiamo il nostro impegno sin da subito”. Un esempio che Coop spera sia seguito da altre aziende (“che devono fare cose concrete e non solo pubblicità”, rimarca Pedroni) ma anche da persone comuni. Le quali, spiega Mancuso, “molto spesso credono che di fronte al problema del riscaldamento globale le soluzioni siano o troppo  complesse o impossibili da attuarsi. Ma non è vero. E io trovo che un segnale come questo di Coop sia fondamentale per raccontare che c’è una soluzione e che è possibile applicarla”.