La Svizzera si scopre in ferrovia con il Trenino Rosso del Bernina e il Trenino Verde delle Alpi  

I due convogli, il primo che parte dalla Valtellina e il secondo da Domodossola, conducono in viaggi indimenticabili tra panorami alpini e viste mozzafiato alla scoperta del cuore più vero del Paese

Trenino Rosso e Trenino Verde

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E' la patria di formaggi e cioccolato, il regno della finanza, il Paese degli orologi, il paradiso degli sciatori. Ma la Svizzera è anche molto di più: è panorami sconfinati, è viste mozzafiato, è valli e montagne e laghetti, è boschi dai colori infuocati d’autunno e candide coltri di neve e di ghiaccio d’inverno, è borghi e castelli, è paesaggi ed esperienze senza pari. Il modo migliore per scoprirla è in treno: con il Trenino Rosso del Bernina, così spettacolare da essere entrato a far parte nel 2008 del patrimonio mondiale dell’Unesco, e con il Trenino Verde delle Alpi, che sfreccia da Domodossola a Berna inerpicandosi sui monti della linea del Sempione e del Lötschberg. Magari approfittando delle offerte speciali di questo periodo.

Il primo, il Bernina Express (più conosciuto come Trenino Rosso del Bernina per il caratteristico colore dei suoi vagoni), è il più famoso dei trenini alpini: viaggiarvi è sempre un’esperienza straordinaria. Il convoglio scala le Alpi snodandosi su un percorso mozzafiato – il più alto d’Europa – senza l’uso della cremagliera, e conduce da Tirano, in Valtellina, fino alla mondana St. Moritz, passando da alcuni dei luoghi più belli ed emozionanti della Svizzera, tra laghi e ghiacciai, viadotti e gallerie, boschi e castelli, in una delle traversate alpine più belle e indimenticabili del mondo.

Il percorso

Dopo essere partito da Tirano, borgo valtellinese noto per il suo santuario – il più importante della valle –, il Bernina Express tocca e fa sosta in alcuni dei luoghi più suggestivi delle Alpi svizzere a partire dal viadotto elicoidale di Brusio, uno dei punti più noti e fotografati del percorso: qui il treno inizia la sua arrampicata alpina salendo di livello e offrendo ai viaggiatori un superbo panorama. Il convoglio costeggia quindi le acque del lago di Poschiavo per arrivare ad Alp Grüm, dove si trova quello che è probabilmente l’unico ristorante raggiungibile unicamente in treno, e dove la terrazza offre un’eccezionale vista sul massiccio del Bernina, sulle nevi perenni del ghiacciaio del Palü e sulla Valposchiavo.

Panorami incantati

Il treno, dopo aver superato lo spartiacque tra il mar Nero e l’Adriatico con i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco, conduce quindi a uno dei punti più noti di tutto il percorso, l’Ospizio Bernina, che con i suoi 2.253 metri di quota rappresenta la stazione più alta della Ferrovia retica. E una volta ripartito, inizia la discesa verso St. Moritz: il Bernina Express, superata la curva di Montebello, offre una vista incantata sul massiccio del Bernina – con il Piz Bernina, la vetta più alta delle Alpi orientali con i suoi 4.049 metri, che si staglia sulla scena – e sul ghiacciaio del Morteratsch, il terzo delle Alpi orientali. Tra Celerina e Bever si possono quindi ammirare le case engadinesi, con i tipici muri di pietra e gli sgraffiti, la particolare decorazione sulle facciate.

Tra viadotti e castelli

Nel suo percorso verso il capolinea, il Trenino Rosso attraversa poi tratti particolarmente suggestivi come la galleria elicoidale tra Preda e Bergün, il viadotto di Landwasser in pietra naturale (il ponte più spettacolare sulla tratta di Albula tra St. Moritz e Thusis) e il viadotto di Solis dove, secondo la leggenda, San Giorgio si salvò saltando la gola con un poderoso balzo del suo cavallo. Quindi, prima dell’arrivo, il Bernina Express offre una superba vista su castelli, fortezze e rovine di Domleschg, è una delle zone d’Europa più ricche di questo tipo di costruzioni per via della sua posizione di passaggio per i passi alpini dello Spluga, del San Bernardino e del Giulio. La costruzione più imponente è il castello di Ortenstein, che veglia dall’alto di uno strapiombo di120 metri sul comune di Tomils.

L’offerta

Un viaggio magico e indimenticabile, per il quale fino al 30 novembre 2021 (e poi ancora solo nel mese di febbraio 2022) è presente un’offerta speciale per due persone a 99 euro, che comprende viaggio di andata e ritorno a Tirano a St. Moritz in 2° classe supplementi inclusi, prenotazione del posto sulle modernissime carrozze panoramiche e pranzo a St. Moritz in uno dei quattro ristoranti convenzionati, tra i quali l’Hotel Waldhaus am See che ospita il Devil’s Place, Whisky Bar che dal 1996 è entrato a far parte del Guinness dei primati grazie alla scelta di whisky più ampia al mondo.

Non meno spettacolare è il Trenino Verde delle Alpi, che ogni due ore parte da Domodossola e, inerpicandosi sulla linea ultracentenaria del Sempione e del Lötschberg, offre cartoline mozzafiato sulle soleggiate terrazze del Vallese e sui monti dell'Oberland Bernese prima di raggiungere, in 2 ore e 20 minuti, Berna, capitale federale della Svizzera che ospita un altro patrimonio Unesco elvetico, la Città vecchia. Ma il viaggio (che è verde anche di fatto, dato che l’energia utilizzata dalla motrice è idroelettrica per una quota superiore al 95%) è anche un invito a fermarsi nelle tappe lungo la tratta del convoglio per scoprire la Svizzera più autentica, magari con una gita in battello sul lago, con una passeggiata in montagna o con un itinerario culturale in città.

Il percorso

Dopo la partenza da Domodossola, il treno si immette nella Val Divedro seguendo il fiume Diveria e quindi percorre i 19,8 km della storica galleria del Sempione arrivando in Svizzera a Briga, affascinante località di villeggiatura ai piedi del Passo del Sempione, conosciuta per i suoi bagni termali e dominata dal castello Stockalper. Il viaggio del Trenino Verde delle Alpi prosegue prendendo quota e risalendo la valle del Rodano tra soleggiati pendii, per arrivare a Goppenstein dove il convoglio attraversa la galleria del Lötschberg, costruita agli inizi del XX secolo impiegando oltre 3mila lavoratori, soprattutto italiani.

Salite vertiginose e panorami spettacolari

Giunto a Kandersteg (dove ci si può fermare per salire in quota in cabinovia per un’escursione fino al lago di Oeschinen), il convoglio prosegue verso nord verso Frutigen attraverso la “rampa nord”, una tratta con una vertiginosa pendenza di oltre il 27% per superare la quale il Trenino Verde delle Alpi attraversa una galleria  elicoidale di 1.655 metri, tunnel bui e viadotti spettacolari transitando quindi sull’imponente viadotto di Kander in uno degli scorci più suggestivi di tutta la linea del Lötschberg sotto la mole massiccia del castello di Tellenburg.

Tra maestosi paesaggi e feste popolari

Il treno prosegue quindi il viaggio arrivando a Spiez, con il suo castello circondato dai vigneti, e quindi a Thun, città medievale che dà il nome al lago dominata da un castello da fiaba. Circondata da un maestoso paesaggio alpino e cullata dalla quiete del lago (sul quale è possibile godere anche di una crociera in battello), Thun è conosciuta come la “porta d’accesso all’Oberland bernese”: l’ultimo tratto della linea ferroviaria conduce infatti, attraverso la valle dell’Aare, a Berna e al suo caratteristico e affascinante centro storico con sei chilometri di portici punteggiati da boutique, bigiotterie, mercati, botteghe, negozi e negozietti. E il 22 novembre la città ospita anche il Zibelemärit, il caratteristico “Mercato delle cipolle”, tradizionale festa popolare durante la quale i contadini della zona portano nella capitale oltre 50 tonnellate di cipolle e aglio intrecciati in modo artistico.

L’offerta ­

Per scoprire la Svizzera più vera e genuina a bordo del Trenino Verde delle Alpi è possibile approfittare della Carta giornaliera “BLS Trenino verde”, che a 59 euro consente di viaggiare in seconda classe sul Trenino Verde nelle tratte Domodossola-Briga-Kandersteg-Spiez-Thun-Berna e di salire a bordo dei battelli sul lago di Thun.

Complessivamente, la rete dei trasporti pubblici svizzeri, lo Swiss Travel System, è lunga quasi 29.000 chilometri e offre una una straordinaria gamma di biglietti per chi arriva dall’estero. I treni transitano a orari cadenzati, sempre allo stesso minuto, ogni ora e/o mezz’ora, su ogni tratta.

Per qualsiasi informazione riguardo il vostro soggiorno in Svizzera, potete consultare la pagina svizzera.it.