Arredi per la “nuova normalità”: alla Milano Design Week le novità Natuzzi Italia

La cultura mediterranea e le nuove esigenze abitative ispirano il confronto tra otto designer da cui nascono altrettante proposte per affrontare con stile le sfide della quotidianità

Dopo il lungo “digiuno” forzato provocato dall’emergenza Covid, addetti ai lavori e appassionati di design sono ormai affamati di novità. E la Milano Design Week è l’occasione perfetta per sfamarsi, perché come sempre le proposte da parte dei big del settore non mancheranno. A partire da quelle di Natuzzi Italia, uno dei leader mondiali dell’arredo di design e di lusso, che quest’anno ha in serbo tantissime novità con le anteprime della nuova collezione 2021/2022. Che prende nuovamente forma all’interno del Circle of Harmony, uno spazio di partecipazione e confronto tra le diverse interpretazioni progettuali del DNA della marca, dove le idee prendono corpo e si trasformano in materia.

Alla Milano Design Week le novità Natuzzi Italia

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Per la nuova collezione sono stati 8 i designer invitati da Pasquale Junior Natuzzi, Chief Creative Officer del brand, a guardare oltre traducendo in realtà le nuove esigenze di arredo, ridefinendo oggetti e funzioni alla luce delle nuove sfide della quotidianità. Il risultato, espresso nel motto “ Live the Transition”, è un nuovo concetto di armonia, che crea equilibrio nel vivere gli spazi domestici ormai ridefiniti e adattati a diverse funzioni, agevolando quella transizione alla “nuova normalità” che da mesi si va delineando.

Conviviamo tutti con una sensazione di cambiamento e di transizione costante verso qualcosa, un punto d’arrivo che però ci appare sfocato – spiega Pasquale Junior Natuzzi –. La capacità di saper accogliere le evoluzioni e il cambiamento e sapersi arricchire da questa evoluzione è un istinto insito nella cultura mediterranea, fonte di ispirazione inesauribile per le nostre collezioni. Ed è proprio da questa prospettiva che abbiamo iniziato questo percorso coinvolgendo nuovi designer per ripensare il modo di vivere la casa, partendo delle esigenze abitative contemporanee ed esaltandole attraverso la visione progettuale innovativa del brand”.

E dal confronto sui temi della funzionalità, della sostenibilità e del benessere sono nate, all’insegna della contaminazione e della condivisione, le proposte degli otto designer per la nuova collezione di Natuzzi, che spaziano dal wellness design di Lorenza Bozzoli e Massimo Iosa Ghini agli arredi flessibili di Sabine Marcelis, Marco Piva ed Elena Salmistaro, dalla versatilità dei progetti di Patrick Norguet e Formafantasma pensati per gli spazi home office alle soluzioni per il micro-living di Marcel Wanders.

Lorenza Bozzoli, Wellness design – Divano Timeless

Il Timeless di Lorenza Bozzoli è un divano modulare che sembra schiudersi come un fiore grazie alle sue forme sinuose e asimmetriche. Accogliente grazie a sedute morbide e profonde, Timeless esalta il comfort visivo e l’idea di slow living mediterraneo da sempre elementi inconfondibili dello stile Natuzzi Italia. Il progetto, spiega la desidner, “vuole essere un inno alla rinascita e all’inizio di un nuovo ciclo vitale positivo, all’insegna del benessere. Si rinasce in un’ottica di inclusione e di accoglienza in un caldo abbraccio mediterraneo. È questa la nuova normalità”.

Massimo Iosa Ghini, Wellness Design - Collezione Sinuosa

Alla sua prima collaborazione con Natuzzi Italia,  Massimo Iosa Ghini, presenta la collezione Sinuosa: linee morbide e avvolgenti che richiamano le forme organiche del mondo naturale, con una visione progettuale orientata alla centralità del benessere nello spazio domestico. Il divano Juno, con le sue forme avvolgenti, evoca un soffice nido ed è simbolo del comfort mediterraneo; la poltroncina Beat riprende lo stesso concetto e, come una corolla di petali, contiene e sostiene la seduta. Il tavolo Gutta, con forme sinuose e linee fluide, ha invece un piano che richiama alla mente uno specchio d’acqua irregolare in cui si riflette l’ambiente circostante. “Lo spazio domestico – chiarisce Massimo Iosa Ghini – quale riferimento di espressione dell’individuo, necessita di comfort e di una naturalità ritrovata. Ho voluto riscoprire negli imbottiti l’idea del divano primigenio moderno sul quale non ci si siede compostamente ma ci si getta. E dopo essersi gettati, lo si vive in tutte le sue direzioni, certi che lui si adatterà a noi e non viceversa”.

Sabine Marcelis, Multifunzionalità – Divano Block e tavolino Patio

Sabine Marcelis porta nel Circle of Harmony il suo immaginario fortemente sperimentale, in cui arte, design e architettura si fondono in una costante ricerca legata alle forme e alle potenzialità dei materiali, sempre usati in modo inaspettato e originale. Nel divano Block le forme morbide e generose dell’imbottitura si uniscono alle linee essenziali e squadrate della monolitica base in bambù naturale, che pare plasmata da un unico blocco di materia. Geometrie pure e un’estetica essenziale e ricercata caratterizzano invece il tavolino Patio, la cui leggerezza è sottolineata dal vetro che ne costituisce la struttura e dalle particolari ruote che definiscono la base. “Nel nuovo spazio domestico, liquido e in continua trasformazione – sottolinea la designer – anche gli oggetti devono evolversi, offrirci più funzioni e seguirci ovunque”.

Marco Piva, Multifunzionalità – Tavolo Aliante

Nella cultura mediterranea il tavolo è simbolo dell’incontro, dello scambio e della convivialità e deve sapersi adattare a esigenze diverse. Aliante, pensato proprio per celebrare la condivisione sia in ambito familiare sia in occasioni più ampie,  risponde appieno a queste esigenze. E il meccanismo che consente l’allungamento del piano è un dettaglio non solo funzionale ma anche estetico “Per questo progetto – spiega Marco Piva – ho coniato la definizione di ‘Razionalismo Mediterraneo’. Ho ragionato sulla capacità degli oggetti di essere multifunzionali, ma anche di avere una loro personalità, grazie ad un elemento estetico molto forte al loro interno, che diventi un elemento di lifestyle”.

Elena Salmistraro, Multifunzionalità – Collezione Posidonia

Ricca di racconti, sensazioni e visioni, la collezione Posidonia di Elena Salmistraro dichiara fin dal nome il proprio legame con il mare. E il Mediterraneo che incornicia la Puglia diventa fonte d’ispirazione per colori, linee e forme che, reinterpretate, danno origine a configurazioni uniche e inaspettate, ma sempre coniugando l’estetica con la funzione nel più puro stile Natuzzi Italia. Dal divano Calilla, caratterizzato da un “involucro protettivo” che come una conchiglia avvolge e raccoglie le sedute, alla  poltrona Ensis, un angolo intimo e rilassato per concedersi una pausa dalla routine quotidiana, passando per il pouf Puperita, a esaltare e impreziosire le forme degli imbottiti della collezione Posidonia è il tessuto Coral, ideato da Elena Salmistrato insieme a Byborre e realizzato con un filato 3D unico al mondo. Della collezione fanno parte anche diversi complementi, da Lophelia, che coniuga il concetto di lampada da terra e quello di libreria/portaoggetti, a Cliona, una lampada portatile che ricorda nelle linee le piante grasse mediterranee. Lo specchio Anemonia combina elementi geometrici ad elementi organici propri dell’ambiente marino, mentre il set di vassoi Ciambotte rimandano ai pattern della natura pugliese. Così come a suggestioni marine e mediterranee si richiamano il tappeto Gorgonia e i cuscini Dysidea.

Patrick Norguet, Home office - Collezione Poly

Progetto home office pensato per rispondere al bisogno sempre più presente di conciliare spazi abitativi con esigenze lavorative, la collezione Poly di Patrick Norguet si compone di una serie di elementi (tavolo Inu, sedia Nanà, separé acustici Node, modulo Milo che reinterpreta la cassettiera da scrivania trasformandola in un contenitore utilizzabile anche come tavolino) che conciliano funzionalità e versatilità. “Le priorità – spiega il designer – sono cambiate e soprattutto fra le generazioni più giovani si cercano prodotti che abbiano una buona energia e raccontino un’idea di lifestyle. Gli ambienti domestici sono sempre più multifunzione: anche nelle abitazioni dalle dimensioni più contenute c’è la necessità di uno spazio"