Tenta blitz al porto di Lampedusa, Sea Watch 3 bloccata | La comandante: "Giurisdizione italiana comprenderà"
Un migrante evacuato per motivi medici: con lui anche un minore. Delegazione di parlamentari a bordo. Appello del Commissario Ue: "Serve solidarietà". Pugno duro del governo italiano e di Salvini
Dopo 24 ore di blocco, intorno alle 15 la Sea Watch 3 punta verso il porto di Lampedusa decisa a entrare. Ma viene bloccata a poche centinaia di metri da terra. Le Fiamme Gialle salgono a bordo chiedendo alla comandante Carola Rackete di pazientare perché "la situazione si sta sbloccando". Rackete è sicura che "la giurisdizione italiana comprenderà la situazione". Intanto sulla nave è salita anche una delegazione di parlamentari dell'opposizione che promette di non scendere finché i 40 migranti (un migrante è stato evacuato per problemi di salute insieme a un minore) non verranno fatti arrivare sull'isola. Nessuna apertura dall'Olanda, mentre la Commissione europea chiede agli Stati membri solidarietà: ma una soluzione con un'eventuale ridistribuzione, avverte il commissario Dimitris Avramopoulos, "ci sarà solo con lo sbarco".
Due migranti sbarcano sull'isola - Evacuazione medica per uno dei 42 migranti a bordo della nave Sea Watch, che è a meno di mezzo miglio da Lampedusa. Insieme a lui è stato condotto in porto anche un minore che viaggiava con l'uomo. Al momento, al comandante dell'imbarcazione non sono giunte indicazioni dalle autorità che possano far ipotizzare imminenti sviluppi.
Rackete: "Giurisdizione italiana capirà" - La comandante della Sea Watch
Carola Rackete ha affermato di essere "sicura che la giurisdizione italiana comprenderà la situazione e aprirà un'inchiesta ma non ci sarà alcuna condanna". Secondo Rackete infatti "i migranti hanno necessità di scendere dalla nave. Questa è la necessità primaria, quello che succederà dopo si vedrà". E ha ribadito: "Io ho fiducia nella giurisdizione italiana".
Paletta alzata di Salvini - Il ministro dell'Interno
Matteo Salvini tiene tuttavia la paletta alzata: "non si sbarca". E i carabinieri sono schierati sul molo. I legali della ong tentano anche la carta dell'esposto alla procura di Agrigento, che per ora tace. Giornata convulsa quindi sulla Sea Watch 3. "A bordo c'è disperazione" tra i naufraghi da due settimane in mare. "Qualcuno ha minacciato di buttarsi in acqua. Abbiamo aspettato una notte, non possiamo aspettare ancora", fanno sapere dalla ong. Intorno alle 14, dunque, passate 24 ore dall'arrivo in acque italiane, la 'Capitana' accende i motori e si dirige verso il porto, comunicandolo alle autorità. Dal porto fanno sapere che non c'è posto. "Bene, vorrà dire che metteremo i migranti sui nostri gommoni e li porteremo a terra", questo il piano di Rackete. Ma una motovedetta si avvicina alla Sea Watch 3 ed un gruppo di finanzieri sale a bordo invitando a spegnere il motore: "i nostri superiori ci hanno detto che dovete pazientare perché probabilmente si sta sbloccando la situazione", le parole rivolte alla comandante.
Parlamentari dell'opposizione a bordo - Nel frattempo sulla nave sono saliti anche alcuni parlamentari decisi a portare solidarieta': Graziano Delrio, Matteo Orfini e Davide Faraone del Pd, Riccardo Magi (+Europa) e Nicola Fratoianni (Sinistra italiana). Ed un gruppo di giornalisti. Mentre questi ultimi vengono poi riportati a terra, i parlamentari restano a bordo. "Non scendiamo finché non scendono anche i migranti". Ed il braccio di ferro continua, mentre il titolare del Viminale irride i 5 parlamentari: "prendano il sole, si godano la vacanza, chi se ne frega".
Olanda chiude la porta in faccia all'Italia - Le aperture dall'Europa non arrivano. Anzi, l'Olanda - Stato di bandiera della Sea Watch - chiude la porta in faccia all'Italia. "Condividiamo le preoccupazioni riguardo alle azioni della nave - fa sapere la ministra olandese alle migrazioni Ankie Broekers-Knol - ma non significa che prenderemo anche i migranti". "Con il governo olandese non finisce qui", replica infuriato Salvini. Mentre Conte ha in programma un incontro con il collega olandese Rutte: "lo inviterò a valutare il comportamento di una nave che batte bandiera di quel Paese".
Conte: "Gesto comandante di una gravità assoluta" - Il presidente del Consiglio ha nel mirino anche Carola Rackete, il cui comportamento, osserva, "è di una gravità inaudita. A questo punto la responsabilità non è più della politica ma della magistratura italiana".
Esposto alla Procura di Agrigento e nuovi sbarchi - Proprio ai magistrati della procura agrigentina si sono rivolti i legali di Sea Watch con un esposto affinché si valutino "eventuali condotte di rilevanza penale" da parte delle "autorità marittime e portuali preposte alla gestione delle attività di soccorso" e per chiedere che venga valutata "l'adozione di tutte le misure necessarie" per consentire lo sbarco dei migranti "e porre fine alla situazione di gravissimo disagio" cui sono sottoposti. Ma, mentre il caso Sea Watch è un vero affare di Stato e le forze dell'ordine sono schierate per impedire la discesa a terra dei migranti soccorsi, a Lampedusa continuano ad arrivare indisturbati i barchini dei cosiddetti 'sbarchi fantasma': in una settimana oltre 150 persone sono giunte sull'isola nonostante la politica dei porti chiusi.