Di Maio a Whirlpool: "No alle prese per il c..., non con questo governo" | "Soluzione entro 7 giorni o stop ai fondi"
Il vicepremier sbotta sul futuro dello stabilimento napoletano e avverte i rappresentanti della multinazionale: "Fatto grave, lo Stato si farà rispettare". La replica: "Non vogliamo chiudere"
Non si apre sotto i migliori auspici il tavolo al Mise sul futuro dello stabilimento napoletano della Whirlpool. "Se non siete in grado di dare risposte e devo rivolgermi ai vertici della multinazionale ditelo subito. Non si prende per il c... lo Stato. Non perdiamo tempo", ha detto Luigi Di Maio ai rappresentanti della multinazionale, ricordando inoltre come dal 2014 ad oggi la Whirlpool abbia "ricevuto 27 milioni di euro di fondi pubblici".
"No alle prese per il c..." - "Non si prende per il c... lo Stato italiano. Non con me, non con questo governo", ha sbottato il ministro del Lavoro e vicepremier Di Maio parlando con i vertici Whirlpool presenti al ministero. "Lo Stato si farà rispettare. Si sono firmati accordi ben precisi, state creando un precedente gravissimo", ha aggiunto.
L'ultimatum di Di Maio - "Dovete rispettare istituzioni e lavoratori. Io sono e sempre sarò al loro fianco. Siamo disposti a impegnarci ancora di più con l'azienda per trovare una soluzione", ha spiegato Di Maio che ha inoltre detto di non voler perdere tempo. "Se non siete in grado di dare risposte e devo rivolgermi ai vertici della multinazionale ditelo subito. Non perdiamo tempo", ha concluso.
"Soluzione in 7 giorni o stop fondi" - "O entro sette giorni portano la soluzione per lasciare aperta quell'azienda e far lavorare 450 persone oppure noi gli togliamo i soldi che hanno preso dallo Stato", ha detto ancora Di Maio. "Gli blocco i soldi che gli stavamo per dare e gli tolgo quelli che gli abbiamo dato con alcuni strumenti che dovevano servire a creare più lavoro in più occasioni per le imprese - ha aggiunto -. La cifra solo per iniziare è di circa 15 milioni di euro".
Fiom Cgil: "Si rispetti il piano industriale" - Sulla vicenda ha preso posizione anche il sindacato. Francesca Re David, segretaria della Fiom Cgil, ha detto di aspettarsi "che il Ministero chieda all'azienda di rispettare il piano industriale firmato lo scorso 25 ottobre, sul quale la Whirlpool si impegnava a investire 250 milioni in Italia di cui 80 a Napoli". "Noi ci aspettiamo che governo e ministero non si facciano prendere a schiaffi e si pretenda il rispetto del piano perché, se cosi non sarà, lo chiederanno i lavoratori", ha detto durante il presidio sotto il Mise proprio prima dell'incontro tra Whirlpool, sindacati e il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.
La replica di Whirpool: "Non vogliamo chiudere" - Da parte sua l'azienda, secondo fonti sindacali, replica tramite le parole dell'ad Luigi La Murgia: "Non vogliamo chiudere ma individuare soluzioni per garantire posti di lavoro sostenibili a lungo tempo. Oggi una soluzione non l'abbiamo", ha detto in risposta alle affermazioni di Di Maio.