Google Stadia contro Xbox e PlayStation, ma la vera sfida è contro Amazon

Il servizio di Google potrebbe infastidire anche la piattaforma Twitch di Amazon, spingendo i fan a migrare su YouTube

Il mercato dei videogiochi è in continua evoluzione, su questo non si discute. Dieci anni fa nessuno (se si escludono forse gli appassionati coreani) avrebbe immaginato l’importanza che ha assunto in questi anni lo streaming. Se ieri seguire il mondo dei videogiochi significava comprarli e giocarli, oggi per molte persone può significare anche semplicemente guardare altri che ci giocano su YouTube, Twitch o altri servizi simili.

Non a caso, tra le tante caratteristiche già annunciate per Stadia, il servizio di giochi in streaming che Google lancerà entro il 2019, c’è anche la possibilità di trasmettere le proprie partite in streaming su YouTube in modo molto più semplice rispetto a come avviene su console o PC.

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La cosa è molto interessante perché potrebbe spostare gli equilibri non solo nella lotta più "classica" che Google intraprenderà con Sony e Microsoft, ma anche in quella che riguarda il dominio del live streaming. E in questo caso l’avversario più importante è Amazon, visto che la sua piattaforma Twitch (acquisita nel 2014) è al momento la più frequentata dagli appassionati.

YouTube (di Google) è sicuramente ancora il servizio numero uno per guardare videogiochi, ma in differita. Chi trasmette in diretta, invece, lo fa generalmente su Twitch. YouTube ha provato, in questi anni, a competere con Twitch, introducendo YouTube Gaming, ma senza particolari risultati: le preferenze del pubblico e dei broadcaster rimangono nettamente a favore della piattaforma di Amazon. Anche Microsoft è in gioco con Mixer, altro servizio analogo, che al momento, però, è molto indietro rispetto agli altri due concorrenti, in termini di popolarità, pur vantando caratteristiche molto interessanti.

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E in che modo Stadia, servizio che nasce per far giocare, potrebbe infastidire Twitch, che invece le partite aiuta a trasmetterle? È presto detto. Google Stadia promette di rendere la trasmissione delle proprie partite una pratica estremamente più semplice di come è oggi sulle altre piattaforme.

Il motivo è molto semplice: dal momento che, di base, Stadia già trasmette in streaming per permettere di giocare (il servizio si basa proprio su quello), farlo anche per dei potenziali spettatori è una conseguenza immediata. Il giocatore che oggi vuole trasmettere in streaming le proprie partite da PC e console ha bisogno di una buona linea in upload e di una serie di strumenti software (e a volte anche hardware specifico) da configurare.

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Con Stadia, invece, si tratterà semplicemente di attivare una spunta da qualche parte, sarà il sistema a provvedere a tutto. E la trasmissione partirà dai server Google (gli stessi da cui parte il flusso che arriva al giocatore), quindi non sarà neanche necessaria chissà quanta banda in upload.

Paradossalmente, con Google Stadia si potrà trasmettere a una qualità più alta di quella a cui si gioca. Se, per dire, a casa non si dispone di una connessione particolarmente performante, e ci si deve accontentare di giocare in 1080p a 30fps, si potrà comunque trasmettere agli altri quella stessa partita in 4K a 60fps (ovvero come il gioco sta girando sulla macchina in remoto messa a disposizione da Google).

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Chiaramente questo sarà possibile solo su YouTube, che è a sua volta di Google e con cui ci si aspetta che Stadia sia perfettamente integrato. Se Stadia dovesse riscuotere un buon successo, quindi, anche YouTube potrebbe giovarne, soprattutto per quanto riguarda il live streaming, settore in cui al momento fatica a reggere il confronto con Twitch.

E Amazon starà a guardare? Sinceramente, non credo. Anzi, io mi aspetto da un momento all’altro un annuncio importante, per quanto riguarda i videogiochi, da parte dell’azienda di Jeff Bezos. E credo che prima o poi anche Apple vorrà dire la sua in questo settore. Ma questa è un’altra storia, di cui magari parleremo in una prossima occasione.