Madonna, il video di "Like A Prayer" 30 anni dopo è ancora controverso
La cantante ha celebrato il video che fu oggetto di censure e critiche feroci per il suo tema religioso
Era il marzo del 1989 quando Madonna pubblicava il video di "Like A Prayer", primo singolo dall'album omonimo. Una canzone e un video che hanno fatto storia per il loro essere censurati dopo le vibranti proteste di gruppi religiosi che lo consideravano blasfemo. Madonna ha fatto un post su Instagram per celebrare l'anniversario. "Questo video creò molte polemiche - ha scritto -. Buon compleanno a me e alle polemiche".
Un bacio con un santo di colore, un balletto in sottoveste di fronte a una serie di croci in fiamme. Quando uscì il video di "Like A Prayer" sollevò un vespaio, al punto che lo spot per la Pepsi che ne conteneva estratti venne ritirato ben presto. Il singolo e il video furono un po' lo snodo fondamentale di un momento complicato per Madonna: reduce dal naufragio del suo matrimonio con Sean Penn, con "Like A Prayer" puntò a un rinnovamento anche stilistico e musicale, cercando un approccio più adulto, come denotano gli inserti gospel nel brano.
Nel suo post Instagram Madonna ha anche spiegato che avrebbe voluto pubblicarlo il giorno prima ma... è era bloccato! "Che provocazione!" ha commentato con una faccina ridente. Evidentemente, dopo tanti anni, il video di "Like A Prayer" crea ancora qualche problema a qualcuno...
Visualizza questo post su Instagram30 years ago today I released Like a Prayer and made a video that caused so much controversy because I kissed a black saint and danced in front of burning crosses! I also made a commercial with PEPSI that was banned because my video was seen as inappropriate. Happy Birthday to Me and Controversy! #likeaprayer meant to post this yesterday but was blocked! what a shocker! Un post condiviso da Madonna (@madonna) in data: Mar 4, 2019 at 12:13 PST