Caso 'Diciotti', gli avvocati dei migranti che hanno fatto causa: "Grave violazione dei diritti umani"
Parla Giovanna Cavallo, coordinatrice degli avvocati che hanno presentato il ricorso collettivo: “Privazione della libertà personale”
“Abbiamo riscontrato la grave violazione dei diritti umani e la privazione della libertà personale senza un ordine giudiziario”. Sono queste le basi su cui si fonda la richiesta di risarcimento inoltrata dai migranti della nave
‘Diciotti’ nei confronti di
Matteo Salvini e
Giuseppe Conte.
Giovanna Cavallo, coordinatrice degli avvocati che hanno presentato il ricorso collettivo, a
“Stasera Italia” spiega le motivazioni che hanno spinto a prendere questa decisione. Sono
41 gli eritrei, tutti passeggeri della nave della Guardia Costiera che lo scorso 20 agosto arrivò nel porto di
Catania, che chiedono una cifra compresa
tra i 42mila e i 71mila euro. Immediata e ironica la replica di Matteo Salvini: “Gli manderemo 41 bacioni o 41 fette di pane con il cioccolato”.
Nel frattempo i migranti sono stati ospitati a
Roma, nelle tendopoli del
Baobab, il centro che li sta aiutando nella richiesta di risarcimento danni. Molti, però, hanno già lasciato
l'Italia.