Diciotti, Giunta per le immunità del Senato al voto | Fraccaro (M5s): "I senatori seguano la base"

Lunedì gli attivisti 5 Stelle, attraverso la piattaforma Rousseau, hanno scelto di "salvare" Matteo Salvini. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento: "Il nostro è un movimento che parte dal basso"

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Lunedì la base del M5s, chiamata a dare la linea ai parlamentari penstastellati sul caso Diciotti, ha scelto di "salvare" Matteo Salvini. Ora tocca alla Giunta per le immunità del Senato. Si inizierà con le dichiarazioni di voto, poi ci sarà il discorso del presidente Gasparri e infine la votazione. Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Fraccaro ha affermato: "I senatori seguano la base. Espellere chi non si allinea? Vedremo".

Fraccaro: "Le scelte degli attivisti non sminuiscono il lavoro dei parlamentari" - In un'intervista al Corriere della Sera, il ministro pentastellato Riccardo Fraccaro ha commentato il voto degli attivisti sulla piattaforma Rousseau: "Il ricorso alla piattaforma non appiattisce il nostro lavoro", ha affermato. Anzi, "Il lavoro parlamentare è corroborato dagli attivisti e non sminuito. Non sono decisioni che vengono prese dall'alto, come negli altri partiti, ma dal basso. E questo può soltanto aiutare i portavoce". Sull'impostazione caotica del quesito offerto alla base, il ministro ha spiegato: "Abbiamo posto lo stesso quesito della Giunta. E dopo un lunghissimo dibattito, lo sapevano anche i muri". "Io ho votato. Prima di tutto sono un attivista.  Ho votato sì all'interesse pubblico e quindi 'no' al processo".

"Espulsioni? Senatori devono rispettare la base" - Alla domanda su possibili sanzioni o espulsioni all'interno del M5s nel caso in cui un senatore disattendesse il voto della base, ha replicato: "Questo sarà deciso eventualmente dagli organi preposti. Io faccio parte del collegio dei probiviri per cui non mi posso esprimere al riguardo. Certo, credo che i nostri parlamentari debbano rispettare la base".

"Pericoloso precedente? No, ogni caso è diverso" - Fraccaro ha poi spiegato che non si è creato un pericoloso precedente nel Movimento 5 Stelle e che non sono state disattesi i principi M5s. "Noi abbiamo sempre detto 'no' a chi intendeva farsi scudo con una carica politica dopo aver commesso reato. Ma questo è un caso diverso ed è la prima volta".

Vizzini (M5s): "Il voto sancisce una spaccatura" - Ma non tutti sono d'accordo con Riccardo Fraccaro. E' il caso di Gloria Vizzini, parlamentare M5s, che al  Fatto Quotidiano, parlando della votazione su Rousseau, ha lasciato un commento dalle sfumature diverse.  "Sono numeri che raccontano un M5s spaccato", ha sottolineato. "Io ho votato per l'autorizzazione a procedere, perché ci si deve difendere nei processi e tutti sono uguali di fronte alla legge. E questo è sempre stato un principio cardine del Movimento - ha affermato -. Però mi stupisce un fatto: i nostri colleghi del M5s che fanno parte della Giunta per le autorizzazioni avevano spiegato di non potersi esprimere senza prima aver letto le carte sul caso Diciotti, e ora invece hanno fatto decidere chi le carte non poteva proprio leggerle".