Fortnite, continua il caso "Carlton": Alfonso Ribeiro perde la paternità della sua danza

L'ente americano della tutela del copyright nega all'attore possibilità di registrare il ballo visto in "Willy, il Principe di Bel Air"

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Ricorderete certamente la polemica che ha coinvolto Fortnite: Battle Royale, uno dei videogiochi più popolari del momento, scaturita dall'utilizzo senza alcuna autorizzazione da parte di Epic Games di esultanze e balli estrapolati dalle più famose serie televisive. Tra le star che hanno denunciato la condotta di Epic, oltre all'attore che ha interpretato Turk nella serie "Scrubs", si è fatto sentire anche Alfonso Ribeiro, uno degli attori della serie "Willy, il Principe di Bel Air" con protagonista un giovane Will Smith.

Ribeiro, che nella serie vestiva i panni del cugino di Willy, Carlton, era solito celebrare con un balletto che è ben presto diventato il suo marchio di fabbrica, tanto da essere ripreso da numerosi videogiochi come Destiny, Forza Horizon 4 e lo stesso Fortnite. L'attore aveva giurato guerra a Epic Games, portandola in tribunale e contattando l'ente che si occupa della tutela del copyright negli Stati Uniti al fine di proteggere la sua creazione. Sfortunatamente, tre mesi dopo, il verdetto dell'ente non è stato dei migliori per Ribeiro.

Stando ad alcuni documenti ottenuti da The Hollywood Reporter, l'ente avrebbe rifiutato la richiesta di Ribeiro sottolineando la sua natura di "semplice danza", e come tale impossibile da sottoporre come vero e proprio marchio registrato.

Come se non bastasse, poco prima della richiesta di Ribeiro, l'attore era stato ospite dell'ente televisivo ABC in una puntata dell'edizione statunitense di  Ballando con le stelle. Di conseguenza, la stessa ABC avrebbe potuto rivendicare la parternità del balletto. Tuttavia, considerando come il passo di danza sia nato all'interno della serie "Willy, il Principe di Bel Air", la reale paternità del balletto spetterebbe in realtà a NBC, uno dei giganti dell'intrattenimento che detiene qualsiasi diritto d'autore sulla saga.

Al momento, non sappiamo se alla luce di questo rifiuto l'attore deciderà di interrompere la causa nei confronti di Epic Games, ma è molto probabile che con l'impossibilità di attestare l'effettiva parternità della "Carlton Dance" in termini legali, l'attore abbia ben poche possibilità di spuntarla contro un colosso del genere. Non è da escludere che Epic possa riproporre l'emote a pagamento di Fortnite in futuro in caso di riscontri positivi da parte del tribunale statunitense, permettendo anche ad altre software house di utilizzare questa e altre danze celebri all'interno dei propri videogiochi.