Mindful-eating: l’importanza di mangiare con consapevolezza

Uno stile di nutrizione che si propone di coniugare la nostra buona salute con il rispetto per il pianeta e la sostenibilità

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Si parla sempre più spesso di stili di vita all’insegna della Mindfulness, termine che potremmo tradurre in italiano con la parola “consapevolezza”. In termini generali si tratta di un’attitudine che lega la conoscenza che abbiamo di noi stessi alla meditazione e a uno stile di vita rispettoso di sé, degli altri e dell’ambiente. Quando la mindfulness incontra i grandi temi dell’alimentazione, nasce il mindful-eating, ovvero uno stile di nutrizione consapevole che punta a creare un diverso rapporto con il cibo, più attento, corretto e rispettoso.

MAGIARE CONSAPEVOLE: CHE VUOL DIRE - Mindful Eating è un approccio che si propone di focalizzare l ’attenzione sull’atto del mangiare in tutti i suoi aspetti: non solo quindi sui sapori, ma anche sulle sollecitazioni che arrivano da tutti i sensi al di là del gusto, ad esempio dalla vista e dall’ olfatto. Grande importanza deve essere riservata anche ai pensieri e alle emozioni che emergono quando mangiamo. Questo tipo di approccio offre quindi una serie di strumenti che possono essere d’aiuto a chi ha un rapporto complicato con il cibo, ad esempio a chi soffre di fame nervosa, o tende a mangiare troppo e quindi a mettere su peso. Mangiare consapevole può contribuire al senso di appagamento che si prova a tavola, e insegnarci a scegliere gli alimenti più corretti per quel momento, in grado di soddisfare l’appetito, ma anche la mente e la sfera emotiva. Mangiare consapevole significa poi conoscere le caratteristiche dei diversi cibi e costruire un rapporto corretto e sano con quello che mettiamo in tavola.

IMPARIAMO A CONOSCERE I NOSTRI GUSTI – Alimentarsi in modo consapevole significa esplorare i diversi aspetti del cibo e scoprire quello che realmente ci piace o non ci piace. Prendiamo l’abitudine di concederci tutto il tempo necessario al nostro pasto, concentrando l’attenzione su quello che abbiamo nel piatto. La prima buona consuetudine, naturalmente, sta nell’allontanare tutte le fonti di distrazione come la televisione accesa, il cellulare che squilla o i post da pubblicare sui social. Sì invece a una buona conversazione, in toni sereni e distesi, magari per commentare le nostre sensazioni gustative. Cerchiamo di apprezzare tutti gli aspetti di quello che stiamo mangiando, a cominciare da colori, profumi, consistenze e aspetti tattili, e mentre mastichiamo, concentriamo l’attenzione sui cambiamenti che percepiamo nel sapore.

CONOSCIAMO LA NOSTRA FAME – Come scrive Jan Chozen Bays nel suo libro “Mindful Eating - Per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo” esistono addirittura nove tipi di fame diversa che riguardano rispettivamente i cinque sensi seguiti da stomaco, cellule, mente e cuore. Dopo aver soddisfatto i cinque sensi attraverso odori, colori, sapori e consistenze, il cibo comincia ad essere assorbito con la masticazione fino a che non arriviamo al senso di sazietà. Mangiare consapevole significa prestare attenzione a tutti questi aspetti e valutare quanto è pieno il nostro stomaco e quanto il cibo ha soddisfatto il nostro bisogno mentale e affettivo di cibo.

IL VALORE DEL CIBO – L’alimentazione consapevole ci aiuta anche a comprendere il valore di quello che mangiamo, tanto che uno dei primi atti del mindful eating sta nell’esprimere un ringraziamento per il cibo che abbiamo a disposizione. Siamo anche invitati a riflettere sul ruolo che hanno i diversi alimenti nel far funzionare il nostro organismo, fornendogli la “benzina” necessaria. Nello stesso tempo diventiamo consapevoli di quanto abbiamo realmente bisogno di mangiare per stare bene e di quanto cibo in più tendiamo a ingurgitare per motivi che non hanno nulla a che fare con le esigenze della nutrizione.

MANGIARE SANO E PERDERE PESO – Quando si recupera la consapevolezza di quanto è importante scegliere la “benzina” giusta per il nostro organismo, cominceremo quasi automaticamente a mangiare in modo più sano. Impareremo anche a fermarci quando ci sentiamo sazi perché saremo subito consapevoli di questa sensazione. Il fatto poi di consumare il pasto con ritmi più lenti e rilassati, trattenendosi a tavola qualche minuto in più al termine del pasto, darà tempo allo stomaco di trasmettere al cervello il senso di sazietà, che di solito impiega circa venti minuti per giungere a destinazione. Con l’abitudine impareremo dunque a mangiare di meno, perdendo qualche chilo di peso.

UN AIUTO PER IL PIANETA – Mangiare consapevole significa anche fare la spesa in modo più accorto, prediligendo i prodotti di stagione, imparando a leggere le etichette e a riconoscere il significato di sigle e sostanze fino a questo momento ancora misteriose. Significa anche scoprire la provenienza dei diversi alimenti e preferire quelli locali e, magari, biologici e privi di pesticidi, e più sostenibili per l’ambiente. E, a corollario di tutto questo, scopriremo anche l’importanza di scegliere cibi con imballaggi eco-sostenibili e faremo con più accuratezza la raccolta differenziata dei rifiuti.