Manovra, Moscovici: "Ho buone speranze per un accordo" | La portavoce Ue: "Tutte le opzioni sono aperte"
Il commissario europeo agli Affari economici si è detto "ottimista" sulla possibilità di trovare un accordo con il nostro Paese. Salvini: "Abbiamo fatto il possibile, ora ci aspettiamo buonsenso da Bruxelles"
Il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, si è detto "ottimista" sulla possibilità di trovare un accordo con l'Italia sulla Manovra. "Sto lavorando alacremente, giorno e notte, perché l'Italia non venga sanzionata. Ho buone speranze", ha spiegato in riferimento alla Francia per la quale lo sforamento dei conti "è temporaneo". La portavoce dell'esecutivo Ue, Mina Andreeva, ha affermato che "tutte le opzioni sono aperte".
Mercoledì non è esclusa la possibilità di un nuovo passo della Commissione Ue su una procedura per eccesso di deficit a carico del nostro Paese. Alla riunione del collegio "ci sarà un'informativa del commissario Pierre Moscovici e del vicepresidente Valdis Dombrovsis", cui seguirà "una discussione e poi la Commissione deciderà i prossimi passi".
Anche Moavero ottimista: "Più vicini all'Ue" - Anche il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi esprime fiducia dicendo che sulla Manovra "l'Europa dialoga con noi, ci stiamo avvicinando". A margine dei lavori per la Giornata internazionale anticorruzione, il titolare della Farnesina commenta: "C'è l'ottimismo di chi lavora sul campo per evitare all'Italia una procedura di infrazione Ue e dare una manovra al Paese".
Moscovici: "Italia libera di fare la sua politica ma rispettando le regole" - Moscovici precisa che "è in corso un dialogo costruttivo affinché l'Italia possa portare avanti la politica che vuole. Non spetta a me discutere la legittimità del governo italiano e la sua politica, ma che lo faccia rispettando le regole. E ho buone speranze che ci si riesca". Il commissario europeo agli Affari economici ha aggiunto che da un punto di vista personale è convinto che "una buona politica debba prima di tutto puntare sugli investimenti e, nel caso dell'Italia, il problema del Paese è un tema di produttività e di competitività".
"La Francia sarà l'unico Paese a superare il 3% di deficit" - Moscovici ha ribadito inoltre che "la Francia sarà l'unico Paese a superare il 3% di deficit nel 2019" e che "non ci saranno sanzioni". Ma nel suo caso "le regole lo consentono", perché la deviazione è "limitata, eccezionale e temporanea". In Italia, ha precisato, "ci sta invece una politica di rilancio su 3 anni".
"Grandi differenze tra Francia e Italia" - Interpellato sulle proteste per l'uso di due pesi e due misure da parte del vicepremier Matteo Salvini, l'eurocommissario francese risponde parlando di "grandi differenze" tra i due Paesi. Perché "in Francia ci sta una emergenza sociale, delle misure eccezionali, su un anno con uno sforamento temporaneo. E' autorizzato dalle regole. Sull'Italia ci sta una politica di rilancio su 3 anni".
Salvini: "Abbiamo fatto il possibile, ora ci aspettiamo buonsenso da Bruxelles" - "Noi abbiamo fatto tutto il possibile per mantenere gli impegni presi con gli italiani sul lavoro, le scuole, gli ospedali, la sicurezza e adesso ci aspettiamo altrettanto buonsenso da parte di Bruxelles". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Sui ritardi nell'esame della Manovra da parte del Parlamento, "contiamo entro la fine dell'anno, a costo di lavorare anche a Natale e a Capodanno, di offrire agli italiani l'inizio di un percorso che smantella la legge Fornero, che toglie le tasse alle partite Iva, che aiuta famiglie e imprese".
Di Maio: "No all'accordo con l'Ue se ci chiede di tradire gli italiani" - "Non ci sarà nessun accordo con l'Ue se ci chiederanno di tradire gli italiani. Ci sarà un accordo sulle promesse mantenute, non su quelle tradite". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio aggiungendo che nella Manovra "le novità per i cittadini sono tante e sono buone".
Conte: "Deficit a 2,04%, ma pensioni e reddito non si toccano" - Il reddito di cittadinanza e quota 100 sulle pensioni "non si toccano". E' la posizione che Giuseppe Conte avrebbe ribadito ai commissari Ue Dombrovskis e Moscovici. Respinta quindi l'idea di ulteriori rinvii o tagli (oltre i 4 miliardi di euro già previsti) sulle due misure. Il presidente del Consiglio avrebbe ribadito l'impegno a portare il deficit al 2,04% e difeso i contenuti della proposta italiana.