Francia, morto un manifestante durante il blocco stradale di Arles | Macron: "Incontrare i gilet gialli"

Il primo ministro Philippe ha subito annunciato il primo summit per lunedì. Sindacato di polizia: vietare la manifestazione dell'8 dicembre

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Un automobilista è rimasto ucciso ad Arles, nel sud della Francia, in un tamponamento provocato da un blocco stradale dei gilet gialli su una strada provinciale. Si tratta della terza vittima dalla nascita del movimento, che risale a due settimane fa. L'auto è finita contro un Tir bloccato in coda alla fila di veicoli ed è stata a sua volta tamponata. Il conducente è morto sul colpo. E Macron apre al dialogo: "Incontrare i gilet gialli".

Portavoce dei gilet gialli: pronti a incontrare governo - Per la prima volta, un collettivo di gilet gialli che si presenta come "portavoce dei gilet gialli liberi", si rivolge al governo con un'apertura e si dice disponibile a un "primo appuntamento". I 10 portavoce, fra cui Jacline Moraud - al cui appello sui social molti attribuiscono l'origine della protesta - offrono al governo "un'uscita dalla crisi". Le richieste "immediate e senza condizioni" sono: "blocco dell'aumento delle tasse sui carburanti e annullamento della sovrattassa sulla revisione obbligatoria dei veicoli".

Macron: "Premier riceva i gilet gialli" - E di fatto si apre il dialogo fra il governo e i gilet gialli: il presidente Emmanuel Macron ha chiesto al suo primo ministro, Edouard Philippe, di ricevere i leader del movimento di protesta e i capi dei partiti politici. Nel vertice sulla sicurezza, convocato all'Eliseo dal presidente Emmanuel Macron dopo i gravi disordini di sabato, non ha avuto seguito l'idea di instaurare lo stato d'emergenza in Francia, come evocato dal portavoce del governo, Benjamin Griveaux. Macron ha fatto il punto sulla sicurezza chiedendo al ministro dell'Interno, Christophe Castaner, di riflettere sull'"eventuale necessità di adattare il dispositivo di ordine pubblico nei prossimi giorni", ha riferito l'Eliseo. L'obiettivo sarebbe di adattarlo per far fronte a "casseur diventati sempre più violenti, mobili e organizzati". Il presidente ha insistito sulla necessità che "nessuna delle azioni" violente "rimanga senza risposta giudiziaria".

Lunedì fissato il primo incontro - Il premier francese Edouard Philippe ha immediatamente recepito la richiesta di Macron e ha fissato per lunedì l'incontro coi leader politici e "il collettivo dei gilet gialli che ha espresso l'intenzione di avere un dialogo con il governo". Lo ha riferito Matignon alla France presse.

Macron fischiato al passaggio all'Arco di Trionfo - "Macron, dimettiti" ha gridato uno sparuto gruppo di gilet gialli all'Arco di Trionfo, mentre il presidente Emmanuel Macron, appena rientrato dall'Argentina, ha sostato in raccoglimento davanti alla tomba del milite ignoto dopo gli incidenti di sabato. I gilet gialli, che hanno successivamente intonato la Marsigliese, erano tenuti a distanza dalle forze di polizia. Sulle macerie della avenue Kleber, dove si è poi incamminato, il presidente è stato salutato invece da grida di sostegno, "Viva Macron!".

Sindacato di polizia: vietare la manifestazione dell'8 dicembre - In attesa delle decisioni del governo, il sindacato di polizia Unsa ha chiesto che sia vietata la manifestazione di sabato 8 dicembre: "basta tergiversare - ha intimato il sindacato in un comunicato - Parigi è stata ancora una volta campo di gioco di un'orda di casseur vestiti con i gilet gialli". Gli agenti fanno notare che si tratta del quarto fine settimana di impegno straordinario per le forze di polizia a Parigi e nel resto della Francia: "i poliziotti non sono dei robot", conclude il documento.