Scuola, ministro Bussetti: sì al Crocifisso e al presepe nelle aule
"Sono i simboli della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni e fanno parte della nostra identità"
"Il Crocifisso per me è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni: non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere". Lo ha affermato, nel corso di un incontro con la Fidae, il titolare del Miur Marco Bussetti. Allo stesso modo, Bussetti si è detto favorevole ai presepi nelle scuole in occasione del Natale, "fanno parte della nostra identità".
La questione, anche con l'avvicinarsi delle festività natalizie, è sempre più scottante.
Un caso veneto - Il presepe è stato vietato nelle scuole di Favaro Veneto, Tessera e Dese, nel Veneziano, ed è scoppiata la protesta dei genitori e di alcune insegnanti verso la dirigenza dell'istituto comprensivo. La preside avrebbe giustificato la decisione con la mancanza di fondi. Ma questo ha fatto inalberare la Lega, la quale ha ricordato che esiste uno stanziamento della Regione Veneto di 50mila euro alle scuole proprio per realizzare i presepi di Natale.
Nei giorni scorsi invece è stata l'amministrazione comunale di Arezzo a chiedere alle scuole comunali di allestire un piccolo presepe. Invito rivolto anche alle scuole statali che vorranno aderire. "E' una tradizione importante alla quale non possiamo e non vogliamo rinunciare", ha spiegato l'assessore alle Politiche scolastiche e sociali Lucia Tanti. Su queste vicende sono intervenuti anche la Cgil e la Uil scuola, chiedendo alla politica di "non dettare la linea" agli istituti scolastici. "La laicità è il principio cardine della scuola statale del nostro Paese - ha detto il segretario scuola Uil Pino Turi - le nostre istituzioni scolastiche trovano, nella costituzione, la legittimazione piena della loro funzione, la garanzia della loro autonomia e indipendenza".