Salvini: "Pace fiscale per debiti fino a 500mila euro"
Secondo il ministro dell'Interno, sarà un intervento "a saldo e stralcio" non solo su interessi e sanzioni, ma anche "sul capitale". E sulle pensioni: "Non ci sarà quota 41 già da quest'anno"
La pace fiscale riguarderà tutti i debiti "fino a 500mila euro" e sarà un intervento "a saldo e stralcio" non solo su interessi e sanzioni, ma anche "sul capitale". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, sottolineando che "non sarà una classica rottamazione, ma un intervento a gamba tesa". Parlando delle pensioni, il vicepremier ha poi affermato: "Non ci sarà quota 41 già da quest'anno, non abbiamo la bacchetta magica".
"La pace fiscale che voglio portare fino in fondo riguarda alcuni milioni di italiani costretti a vivere da fantasmi, che hanno fatto la dichiarazione dei redditi e non quelli che non l'hanno fatta e poi hanno quattro Ferrari", ha precisato Salvini in un'intervista rilasciata a Rtl 102.5.
Secondo il ministro dell'Interno, i beneficiari saranno persone "che hanno fatto la dichiarazione e poi il negozio gli è andato male o hanno dovuto aiutare il figlio che ha perso il lavoro o hanno subito gli effetti della crisi, e si portano dietro una cartella esattoriale che non riusciranno mai a pagare e io voglio intervenire non solo sulle more e sulle sanzioni ma sul capitale. Se hai un debito 80mila euro non è che se te ne chiedo settanta rateizzati tu me li dai. Se te ne chiedo il 15% io Stato incasso quello che non avrei mai incassato e tu torni a lavorare e a pagarci le tasse sopra".
"Pensioni? Nel 2019 quota 41 e crescere con la flat tax" - Per le pensioni, ha precisato il vicepremier, "non ci sarà quota 41 già da quest'anno, non abbiamo la bacchetta magica: i tempi sono per l'anno prossimo, abbiamo 5 anni davanti. Come la Flat Tax. Quest'anno riusciamo ad aiutare circa 1,5 milioni di piccoli con un risparmio medio di 10mila euro e soprattutto un taglio di burocrazia sotto i 65mila euro di fatturato spettacolare: è chiaro che l'anno prossimo si dovrà crescere agli 80mila euro, ai dipendenti, intervenire sull'Irpef, quest'anno non ce l'abbiamo fatta, anche se il quoziente familiare nel reddito di cittadinanza premia le famiglie con più figli, c'è un intervento sui disabili che non si faceva da anni, sempre nel Reddito".
"Dietro allo spread ci sono speculatori, governo va avanti" - Salvini ha poi risposto a una domanda sullo spread: "Se volessi pensare male direi che dietro lo spread di questi giorni c'è una manovra di speculatori alla Soros che puntano al fallimento di un Paese per comprare le aziende sane rimaste, a prezzi di saldo. A nome del governo dico che non toneremo indietro. Chi vuole speculare sull'economia italiana sappia che perde tempo. Riguardo allo spread a 300 vorrei dire che siamo di fronte allo scontro tra economia reale e quella virtuale, tra vita vera e realtà finanziaria".
"In manovra via accise benzina su guerra Eritrea e Vajont" - "Ho chiesto di mettere in manovra economica il primo taglio nella storia dei governi italiani delle accise sulla benzina: ho chiesto di togliere almeno quelle più remote, sulla guerra in Eritrea e sul Vajont", ha spiegato Salvini aggiungendo che si tratta di "un'iniziativa simbolica, ma il prezzo della benzina alla pompa in Italia è per il 75% di tasse, Iva e accise: il mio obiettivo è di toglierne per 250 milioni di euro già in questa manovra. E' un piccolo segnale, per i miracoli non sono ancora attrezzato".
"Putin leader tra i più lucidi e concreti, è da ammirare" - Il presidente russo "Vladimir Putin è attualmente al governo e ritengo sia uno dei leader più lucidi e concreti da ammirare". E' quanto ha dichiarato ancora Salvini, aggiungendo che il capo del Cremlino "è da ammirare da molti punti di vista, non da tutti". Il vicepremier ha parlato poi anche del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Ha fatto tanto e può fare ancora tantissimo".
"Smentito charter di migranti, da Germania nessuna richiesta" - "Nessuna richiesta è arrivata al ministero dell'Interno" e c'è stata anche "una smentita dalla Germania", ha affermato il ministro dell'Interno commentando la notizia che fossero in partenza per l'Italia voli charter per far rientrare migranti nel nostro Paese. "Il ministero tedesco - ha sottolineato Salvini - ha detto che l'aereo non c'era. Non sono rimasto deluso dal ministro dell'Interno tedesco ma da qualche giornalista italiano che ha dato una notizia su un giornale la domenica mattina priva di alcun fondamento. L'importante è che per gli italiani non ci siano altri immigrati in arrivo".
"Se un giornale non mi piace non lo compro" - Salvini è tornato poi sulle polemiche degli ultimi giorni tra alcuni esponenti del governo e organi di stampa: "Alcuni giornali mettono in forse il fatto che ci saranno assunzioni delle forze dell'ordine, che smonteremo la legge Fornero, l'aiuto che daremo alle partite Iva: balle, ma non sto lì a prendermela e a lamentarmi. E' vero che dal giorno in cui è nato questo governo quasi tutti i giornali, le radio e le televisioni ci hanno attaccato ma non ho voglia di lamentarmi, al massimo se un giornale non mi piace non lo compro, se una radio non mi piace cambio canale".
Cantone contro la pace fiscale: "I condoni fanno danni" - Il presidente dell'anticorruzione Raffaele Cantone si dice "assolutamente contrario" alla pace fiscale: "I condoni, per una serie di ragioni, finiscono per fare più danni che vantaggi. E deprimono l'idea del 'chi paga le tasse fa la sua parte'", ha detto in un'intervista a Radio Capital. "Dobbiamo creare le condizioni per un rispetto generalizzato per la legalità e non consentire a chi si trova nell'illegalità di trovare una scappatoia. I condoni in questo senso sono un incentivo a non comportarsi correttamente. Pur cambiando le parole, l'Italia sta continuando su questa strada che non fa bene alle finanze pubbliche", ha concluso Cantone.