Nintendo porta i classici dell’era a 8 bit su Switch

Venti giochi dell'era a 8 bit. Ma si poteva fare di più

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Nato nel 2006 con il lancio di Wii, il servizio Virtual Console ha accompagnato i giocatori delle console Nintendo per oltre dieci anni, venendo riproposto anche su Nintendo 3DS e Wii U. L’idea era e rimane semplice e vincente: offrire la possibilità di acquistare e scaricare versioni digitali dei giochi del passato.

In particolar modo nei suoi primi anni su Wii, la Virtual Console ha dato accesso non solo ai nomi più celebri (o misconosciuti) del portfolio di Nintendo, ma di tante altre console del passato. Dal Master System al Turbografx 16, dal Neo Geo fino addirittura al Commodore 64, passando per il mercato arcade. La stessa idea, però, non ha trovato posto su Switch. L’hardware lanciato dalla casa di Super Mario nel 2017 ha infatti messo da parte la Virtual Console, facendo alzare più di un sopracciglio ai giocatori sparsi nei quattro angoli del mondo.

Con il lancio del servizio su abbonamento Nintendo Switch Online, avvenuto solo pochi giorni fa, il gruppo di Kyoto ha dimostrato di non aver dimenticato la voglia di nostalgia e retrogaming del suo pubblico. L’abbonamento dà infatti accesso a una ventina di giochi del NES, la prima e storica console a 8 bit che ha dato i natali a Zelda, Donkey Kong, Metroid e tanti altri titoli capaci di fare la storia. Nella selezione ci sono Super Mario Bros. e Super Mario Bros. 3, Balloon Fight e Double Dragon, Excitebike e Ghosts ‘n Goblins, Gradius e Ice Climber, tra gli altri.

La novità è che possono essere giocati anche online con amici e sconosciuti, qualora ovviamente sia prevista una modalità per più di un giocatore. È possibile creare una stanza virtuale in cui attendere l’arrivo di un collega di avventure, che sia su invito specifico o semplicemente lasciando la “porta” aperta a chiunque voglia farci compagnia. Un’idea divertente e che sfrutta le possibilità concesse dal gioco moderno, la connessione online, per potenziare le esperienze nate oltre trent’anni fa. Naturalmente rimangono a disposizione tutte le opzioni ormai conosciute e sfruttate dall’emulazione contemporanea: si può salvare lo stato della partita in qualsiasi momento o intervenire sul formato dell’immagine fino ad adeguarla ai 16:9 dei nostri giorni o, ancora, attivare dei filtri grafici che ripropongano l’effetto da tubo catodico degli anni ’80 e ’90.

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Nintendo prevede di mettere a disposizione degli abbonati altri tre giochi ogni mese, perlomeno fino a fine anno. I nomi, già annunciati, sono quelli di Solomon’s Key e di Wario’s Woods, di Ninja Gaiden e di Mighty Bomb Jack, solo per citarne qualcuno. Siamo di fronte a un piccolo ritorno della Virtual Console, quindi, che adotta però un modello di vendita completamente differente e, se vogliamo, più al passo con i tempi. Non è più previsto l’acquisto del singolo gioco (in passato proposto a non meno di 4 euro), ma di una libreria in continua crescita, a cui accedere liberamente nel caso si sia sottoscritto l’abbonamento a Nintendo Switch Online (dai 3,99 euro per il singolo mese, ai 19,99 euro per un anno intero).

Tutto bene? Quasi. L’approccio di Nintendo è quello giusto. L’idea del catalogo a totale disposizione e in (si spera) perenne arricchimento è convincente, così come sono benvenute le opzioni per il gioco online. Quello che non convince è il parco titoli, che ancora una volta riparte dal mondo del NES. La console grigia degli anni ’80 ha fatto letteralmente la storia dei videogiochi, ma la costanza con cui Nintendo torna a pescare dai suoi archivi è preoccupante e, soprattutto, stucchevole per chi segue da anni l’etichetta giapponese. La Virtual Console su Wii aveva raggiunto, negli anni, dimensioni e varietà capaci di soddisfare praticamente ogni curiosità. Oggi ci tocca di nuovo ripartire da zero, con gli ormai abusati classicissimi di Mario, Zelda, Donkey Kong, a cui si aggiungono una manciata di nomi delle terze parti (Capcom, Konami e poche altre).

Si può ma soprattutto si deve fare velocemente molto di più, affrancandosi dalla scelta più facile e prevedibile già fatta. Allargando i confini di quanto previsto, abbracciando come già su Wii le console un tempo “rivali” di Nintendo. Intanto le ultime voci di corridoio parlano della possibilità che una “vera” Virtual Console, dallo stesso nome, arrivi anche sul negozio online di Nintendo, eShop, a questo punto affiancando il servizio su abbonamento previsto da Nintendo Switch Online.

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Quale che sia il futuro del passato e del trapassato remoto dei videogiochi su Switch, rimane la convinzione che non si possa prescindere come minimo dalle perle della generazione immediatamente successiva al NES, il Super Nintendo. Senza dimenticarsi di quella piccola meraviglia del Game Boy. Questa sarebbe dovuta essere la situazione a disposizione dei giocatori già oggi, ma evidentemente così non è stato. Male, ma c’è tempo e modo per rimediare.