Di Maio: "Nel 2019 reddito di cittadinanza a tutti, anche in deficit sforando il tetto del 3%"

Il vicepremier parla dei prossimi passi del governo e si dice pronto a violare le regole europee. E sui migranti prende le distanze da Orbán

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"Voglio realizzare subito le tre misure principali del contratto di governo: superamento della Fornero, reddito di cittadinanza e flat tax". E' quanto assicura, in una intervista a il Fatto quotidiano, Luigi di Maio, vicepremier e ministro del Lavoro. Per quanto riguarda i vincoli di bilancio e il tetto del 3%, rileva che "stiamo lavorando alla legge di bilancio. Se per raggiungere i nostri obiettivi servirà, faremo gli investimenti in deficit".

La riforma dei centri per l'impiego, spiega, "si può avviare assieme alla distribuzione del reddito di cittadinanza", "io voglio una forma di reddito più ampia possibile, non procedo in modo timido". Per questo obiettivo, Di Maio si dice pronto a violare il tetto del 3% di deficit: "Non lo escludo, tutto può essere. Ma non possiamo dirlo ora, stiamo lavorando alla legge di Bilancio. Vogliamo solo fare il bene dei cittadini. E la regola del 3 per cento l'ha definita sbagliata il suo stesso inventore".

Autostrade ci farà causa, ma siamo pronti - "La revoca della concessione ad Autostrade - fa quindi sapere Di Maio - procede ottimamente, ci sta lavorando il presidente Conte che è un eccellente avvocato. Certo, mi aspetto che ci facciano causa: cosa puoi aspettarti da persone che come prima dichiarazione sulla tragedia di Genova hanno negato di avere colpe?". "Ci sono tutti i presupposti per la revoca - aggiunge il vicepremier -, poi realizzeremo la nazionalizzazione", "pensiamo a un nuovo soggetto ad hoc che gestisca quelle strade. Bisogna scegliere tra un modello statale o un altro composto da più soggetti regionali. Ci stiamo lavorando". "L'auspicio - dice anche - è che ci sia un commissario. Sceglierà il presidente Conte".

Sui migranti non abbiamo nulla a che fare con Orbán - Sul tema migranti, "non vogliamo avere nulla a che fare con Orbán - dice Di Maio -, ma la sua posizione sul tema migranti è la stessa di Germania e Francia". Sul caso della nave Diciotti, aggiunge: "Per me il governo non ha sequestrato nessuno. La nostra posizione è sempre stata per i ricollocamenti dei migranti, e non puoi portarla avanti con modi gentili".