Caso Diciotti, Farnesina ringrazia l'Albania: accoglierà 20 migranti

Il ministro dell'Interno: "Siamo al lavoro con alcuni Paesi, ma se Ue non risolve, veto a Bilancio". Toninelli: "Nessuno ci dia lezioni"

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"Il ministro degli Affari Esteri Moavero Milanesi ringrazia l'Albania per la decisione di accogliere 20 profughi della Diciotti. Un segnale di grande solidarietà molto apprezzato dall'Italia". Lo afferma via Twitter la Farnesina. E' il primo segnale positivo dopo una lunga giornata di lavoro del governo, che è in costante contattato con vari Paesi Ue per cercare di superare l'impasse che ha portato al blocco della la nave, a Catania, da 5 giorni.

Salvini: "Se Ue non risolve situazione, veto in Bilancio" - Per la soluzione della vicenda Diciotti "stiamo lavorando con alcuni Paesi, con alcune realtà più vicine a noi", ha affermato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Per l'Ue comunque "la musica è cambiata, non c'è più un governo schiavo e complice, ora difende gli interessi nazionali. C'è un bilancio che dovranno approvare all'unanimità? Il voto dell'Italia non c'è e non ci sarà" finché non si risolve il problema migranti.

Sull'interrogatorio ai funzionari del Viminale, ha sottolineato: "Mi spiace c'è qualche giudice che ha tempo di interrogare funzionari pubblici: vengano direttamente da me, mi sembra meschino prendersela con dei funzionari quando c'è un ministro e un vicepresidente del consiglio che si prende la responsabilità di dire No; se non lo avessi fatto non avremmo il calo degli sbarchi e le ong fuori dai piedi".

Toninelli: "Nessuno ci dia lezioni" - Sul caso è intervenuto anche il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che ha in primis ringraziato la guardia costiera: "Orgoglioso ogni giorno di più della professionalità dimostrata dalla guardia costiera", ha affermato. "Nessuno può dare lezioni all'Italia per lo sforzo umanitario. Il governo sta solo chiedendo alla Ue di dare un senso alla propria esistenza", ha poi evidenziato.

L'attacco dell'opposizione - Durante la giornata sono stati svariati gli attacchi indirizzati al governo da parte degli esponenti dell'opposizione. r"E' una situazione insostenibile. Centinaia persone tenute in ostaggio sulla Diciotti per l'ostinazione infantile di Salvini e di un governo totalmente inadeguato al suo ruolo", aveva dichiarato su Twitter il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.

"Qui ci sono centinaia di ostaggi: tra naufraghi e uomini dell'equipaggio che attendono di essere liberati mentre il ministro Salvini chiede un riscatto all'Europa. Ma tutto questo a Bruxelles genera irritazione perche' ricattare non è un metodo accettabile per uno Stato democratico", aveva rincarato l'ex presidente della Camera Laura Boldrini. "Gli italiani dovrebbero porsi una domanda davanti a questi immigrati trattenuti in modo illegittimo. Oggi tocca a loro e domani? Si arriverà a trattenere senza l'autorizzazione di un giudice i manifestanti e gli oppositori politici?".

"Nessun ordine dal governo di far scendere i 150 migranti e di liberare i 42 membri dell'equipaggio. Nessun segnale. Anzi, la percezione che hanno in nave è che i tempi siano ancora lunghi. Ed infatti sulla Diciotti sono arrivate stamattina delle docce da campeggio, la Croce Rossa ha inviato alcuni tappetini per sostituire i cartoni sudici su cui i migranti dormono da settimane. Si è alla ricerca di materassini, ma a Catania se ne trovano pochi". Così su Facebook il senatore del Pd, Davide Faraone dopo aver telefonato alla Capitaneria di Porto di Catania chiedendo aggiornamenti sulla situazione a bordo della Nave Diciotti.

Ricorso urgente Ong a Tar Catania - Ricorso urgente al Tar di Catania di Ong per la nave Diciotti. A presentarlo per conto delle Ong è l'avvocato molisano Salvatore Di Pardo. Secondo il legale la decisione presa dal ministro dell'Interno sarebbe illegittima perché i migranti sarebbero già in territorio nazionale e al momento non si conoscono gli atti formali che impedirebbero lo sbarco dei migranti. Secondo Di Pardo non si rintraccerebbero neanche le competenze delle decisioni al di là della indagine penale che è appunto contro ignoti.

Il Papa: saggezza e umanità - "La sfida che più provoca le nostre coscienze in questi tempi è la massiccia crisi migratoria, che non è destinata a scomparire e la cui soluzione esige saggezza, ampiezza di vedute e una preoccupazione umanitaria che vada ben al di là di decisioni politiche a breve termine". Lo ha detto Papa Francesco parlando alle autorità irlandesi al Castello di Dublino.