Andavano a pranzo dal nonno, hanno trovato la morte: il dramma della famiglia distrutta nel crollo di Genova
In auto c'erano papà, mamma e il loro figlio di sette anni e mezzo
Stavano andando a pranzo dal nonno, a Volti. Un tragitto breve dalla loro abitazione, una strada fatta centinaia di volte e quel viadotto tanto discusso su cui hanno trovato la morte. Roberto Robbiano, la moglie Ersilia Piccinino e il loro piccolo Samuele, di soli sette anni e mezzo sono tra le vittime del crollo del ponte a Genova. I loro parenti li aspettavano a casa: quando la notizia è rimbalzata sui tg hanno provato a chiamarli, ma ai cellulari non ha mai risposto nessuno.
Attorno alle 13 l'ansia è diventata terrore. Un amico di famiglia, come riferisce Repubblica, è riuscito a raggiungere il luogo della tragedia. Si è fatto largo tra i soccorritori e ha riconosciuto l'auto. Marco, modello, colore e quel pallone di Spiderman con cui aveva visto giocare Samuele durante i viaggi con mamma e papà. L'atroce sospetto è poi diventato certezza al San Martino, dove i parenti sono stati accolti dal team di psicologi previsto dalla prefettura: Roberto, Ersilia e Samuele non ci sono più.