Scontro nel governo sulla Tav, Toninelli: "Mangiatoia finita" e Siri: "Nessuno stop alle grandi opere ma sì alle verifiche"
Il ministro dei Trasporti replica a Tajani che lo accusa di non essere mani andato nei cantieri e assicura che la sua priorità è abbattere gli sprechi ma il sottosegretario leghista frena
"Sulla Tav Tajani si metta l'anima in pace. La mangiatoia è finita!". Lo ha scritto Danilo Toninelli su Twitter in risposta al presidente del Parlamento europeo che lo aveva accusato di non essere mai andato nei cantieri. "Mi sporco le mani da quando sono nato - ha continuato il ministro dei Trasporti -. Uso con i soldi pubblici del mio ministero la stessa attenzione che usavano i miei genitori per gestire le poche risorse familiari".
Il sottosegretario leghista Siri: "Nessuno stop, ma verifiche" - Al titolare di Trasporti e infrastrutture ha replicato, interpellato al telefono sulla Tav, il sottosegretario leghista Armando Siri, che ha affermato: "I soldi pubblici non si devono sprecare, ma le grandi opere si possono fare e si debbono fare pretendendo che non ci siano sprechi. Non è che fare la grande opera significhi alimentare una mangiatoia". E ha poi aggiunto: "Nel contratto di governo c'è scritto che avremmo ridiscusso l'opera verificando costi e benefici ed è quello che stiamo facendo. Questo non significa uno stop".
Di Maio: "Opera in cui nessuno crede più" - "Sono 30 anni che è stata progettata quest'opera, oltre 10 anni che si prova ad avanzare, si dà la colpa ai No Tav ma la verità è che questa è un'opera in cui nessuno crede più". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a "In Onda". Con la Lega, ha ammesso Di Maio, "abbiamo differenze di vedute, però il contratto di governo dice che va rivista. Con Salvini troveremo un accordo".