Vaccini, divieto di accesso a scuole infanzia rinviato a 2019-2020

M5s e Lega hanno presentato due emendamenti al dl "milleproroghe" per far slittare l'obbligo di presentare la documentazione. Pd critico

ansa

Lega e Movimento 5 Stelle hanno presentato e approvato due emendamenti al decreto "milleproroghe", che sposta all'anno scolastico 2019-2020 l'obbligo della presentazione della documentazione vaccinale per i figli iscritti alle scuole dell'infanzia. La misura, dunque, incide sulla legge che porta la firma dell'ex ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che avrebbe negato l'accesso alle scuole e ai servizi delle scuole.

Con ok commissione nessun divieto nidi a settembre - "L'emendamento approvato permetterà a tutti i bambini di accedere, a settembre, alle scuole dell'infanzia. Si tratta di una deroga messa a punto in attesa della presentazione del ddl sui vaccini che depositeremo a breve. A un mese e mezzo della ripresa dell'attività scolastica facciamo in modo che i bimbi vi possano accedere". Così in una nota congiunta i senatori del Movimento 5 Stelle, Paola Taverna e Pierpaolo Sileri hanno annunciato il via libera in commissione al senato dell'emendamento.

Sottosegretario alla Salute: "Bene ingresso bimbi a scuola a settembre" - "Per il prossimo anno scolastico tutti i bambini, compresi quelli sprovvisti di documentazione sulla loro vaccinazione, potranno accedere alle scuole per l'infanzia. L'obbligo slitta al 2019-2020. Una decisione di buon senso per la quale esprimiamo grande soddisfazione". Così il sottosegretario alla Salute, Maurizio Fugatti.

Deputati Pd: "Vero obiettivo Lega-M5s è addio all'obbligo vaccinale" - "Con il maldestro tentativo della maggioranza di prorogare l'entrata in vigore dell'obbligatorietà dei vaccini getta la maschera rispetto al suo vero e unico obiettivo: aggirare il divieto". Lo dichiarano i deputati del Partito democratico Elena Carnevali e Paolo Siani. "In questo modo - hanno aggiunto - la maggioranza non solo ci dà ragione perché ammette che l'improbabile circolare della ministra Grillo sulle autocertificazioni era illegittima, in quanto norma secondaria che non può modificare una norma legislativa. Soprattutto, Lega e M5s rivelano quale sia il vero obiettivo a cui, sotto i sofismi e i deboli distinguo, puntano davvero. E cioè demolire l'impianto della legge Lorenzin. Questo significa tornare indietro dalle coperture vaccinali proprio nel momento in cui si cominciano a raggiungere dei livelli di copertura ragionevoli. Così si fa un danno gravissimo ai bambini italiani".