PES League: Italia campione del mondo con Ettore Giannuzzi
A Barcellona Ettorito97 e il suo team trionfano e si laureano campioni assoluti
Non è Antonio Cassano l’unico, grande, talento calcistico offerto dalla Puglia ai palchi nazionali e internazionali. Da anni Ettore “Ettorito97” Giannuzzi è lassù in cima, tra i migliori giocatori del mondo. Questa volta non si parla di calcio giocato, ma videogiocato. Meno scarpe coi tacchetti e più controller tra le mani.
Pro Evolution Soccer, o più semplicemente PES, è il calcio digitale scelto da Ettorito97 da anni. La serie, realizzata da Konami e nemica giurata (sul mercato) di FIFA, a marchio Electronic Arts, propone da sempre una simulazione particolarmente fisica, aggressiva e ruvida. Ha vissuto anni di trionfi, in particolar modo nell’epoca PlayStation 2, scalando le classifiche di vendita anche (se non soprattutto) in Italia. Dopo qualche stagione di appannaggio, il team di sviluppo giapponese è tornato ai suoi livelli qualche anno fa, quando con PES 2014 la serie si è rilanciata in maniera quanto mai convincente.
A Barcellona, una settimana dopo la finale dei mondiali di Russia che ha incoronato la Francia di Deschamps,
Konami ha invitato i suoi venti giocatori più capaci per assegnare due trofei: quello del torneo 1-vs-1 e quello, tutto nuovo, dedicato ai team da tre giocatori. Nei round preparatori, organizzati durante l’anno a Tokyo, Buenos Aires e Berlino, Ettorito97 ha ben figurato, conquistando in Germania proprio il torneo cooperativo con il team
Broken Silence, di cui fanno parte anche Luca “ildistruttore-44” Fabbri e Alex Alguacil, talento spagnolo in ascesa.
Ma è per la capitale catalana, a pochi chilometri di distanza dal Camp Nou di Messi e Suarez, nella Cupula dell’Arenas de Barcellona che sovrasta la plaça d'Espanya, che Ettorito97 ha tenuto il meglio della sua stagione. In un crescendo di emozioni e “sopravvivendo” a un inizio piuttosto complicato,
ha messo a segno una doppietta storica per il mondo competitivo di PES, che lo ha riportato in cima al mondo a sette anni di distanza dalla prima vittoria (nel 2011) e dopo tre finali perse (2010, 2014, 2017).
Prima i gironi di qualificazione del torneo per singolo giocatore, che vedono l’italiano cadere nello scontro con l’eccellente Naoki “Sofia” Sugimura, Giappone, poi l’avvio delle ostilità per squadre, in cui
i Broken Silence vengono sorpresi dall’arrembaggio del team brasiliano TopPESBrasil. Entrambe le situazioni vengono comunque risolte, affidandosi a un calcio fatto di grande aggressività quando il possesso palla è degli avversari e di giocate veloci e ricerca continua della soluzione dall’area piccola quando invece è tra i piedi dei calciatori dell’Arsenal, la squadra scelta tanto da Ettorito97, quanto da i Broken Silence.
Dopo aver regolato il team olandese di Total Football nella finale della competizione a squadre, in cui i tre dei Broken Silence si assicurano 36.000 dollari ciascuno, arriva la sorpresa agrodolce della finale per singoli giocatori.
A sfidare Ettorito97 è direttamente Alex Alguacil, con cui poche ore prima aveva alzato la prima coppa della giornata. Forse per questo Ettore evita ogni esultanza e si limita a passarsi più volte la mano sul volto, come incredulo, dopo ciascuna delle tre reti con cui archivia
una partita che, in realtà, è stata meno banale di quanto il risultato non lascerebbe intendere.
Sono comunque solo postille, perché a questo punto Ettore Giannuzzi è già tornato sul gradino più alto del podio: campione del mondo due volte, con i suoi compagni di squadra e poi da solo. Considerata la già considerevole carriera, Ettorito97 non è più una sorpresa come quel Fantantonio che fece esplodere il San Nicola a diciassette anni con un gol da cineteca all’Inter, ma la conferma che anche nel Bel Paese possiamo ospitare una grande atleta del mondo, in continua evoluzione e crescita, degli eSport.