Morto suicida Anthony Bourdain, fidanzato di Asia Argento
Chef di fama internazionale è stato trovato senza vita nella sua camera d'albergo: si è impiccato. L'attrice sui social: "Era il mio amore, la mia roccia, il mio protettore"
E' morto suicida a 61 anni lo chef americano Anthony Bourdain. Lo ha riferito la Cnn, per cui lavorava. Si trovava a Strasburgo per una nuova puntata della serie "Parts Unknown", programma tv sulle cucine e i ristoranti del mondo. A trovarlo senza vita nella sua stanza d'albergo è stato il collega Eric Ripert. La procura francesce ha affermato che si è impiccato. Era legato sentimentalmente ad Asia Argento, che sui social ha condiviso un messaggio accorato: "Era il mio amore".
pic.twitter.com/dB1s994Znf— Asia Argento (@AsiaArgento) 8 giugno 2018
"È con enorme tristezza che possiamo confermare la morte del nostro amico e collega, Anthony Bourdain", ha detto la Cnn in una dichiarazione. "Il suo amore per l'avventura, gli amici, il buon cibo e le bevande e le straordinarie storie del mondo lo hanno reso un narratore unico. Il suo talento non ha mai smesso di stupirci e ci mancherà moltissimo".
La procura francese ha confermato che Bourdain è stato trovato morto in una camera d'albergo, dove si è impiccato. "Abbiamo appreso del decesso per impiccagione dello chef americano questa mattina all'hotel Chambard di Kaysersberg", ha affermato Christian de Rocquigny du Fayel, aggiungendo: "A questo punto, non abbiamo motivo di sospettare reati".
Nato a New York Bourdain si era diplomato al Culinary Institute of America e ha poi lavorato per alcuni tra i più famosi ristoranti statunitensi e collaborato con testate come il New York Times, Times, Observer e l'Independent. Dopo la separazione dalla ex moglie, si è legato sentimentalmente ad
Asia Argento, che aveva conosciuto proprio durante la lavorazione di una puntata della trasmissione "Parts Unknown", nel 2017.
Lui aveva sostenuto pubblicamente l'attrice quando ha denunciato gli abusi sessuali subiti dal produttore di Hollywood Harvey Weinstein in piena campagna #MeToo. Asia l'ha voluto ricordare sui social con un messaggio accorato: "Anthony ha dato tutto se stesso in tutto ciò che ha fatto. Il suo spirito brillante e senza paura ha toccato e ispirato tante persone e la sua generosità non aveva limiti. Era il mio amore, la mia roccia, il mio protettore. Sono devastata dentro. I miei pensieri sono con la sua famiglia. Vi chiederei di rispettare la loro e la mia privacy".
La rivista statunitense
People ha pubblicato l'ultima intervista al famoso chef nella quale attribuiva una nuova felicità alla nascita della figlia (Ariane, undici anni fa) e anche all'incontro con l'attrice italiana: "Che io mi ricordi non sono mai stato così felice, ne sono sicuro. Ed è merito di una persona davvero forte che ho incontrato di recente".
Attraverso i suoi programmi tv e i libri, ho esplorato la condizione umana e aiutato il pubblico ad intendere in modo diverso il cibo, i viaggi e a se stessi. Sosteneva le popolazioni emarginate ed era promotore di una campagna per rendere le condizioni di lavoro più sicure per il personale dei ristoranti. Lo Smithsonian, importante istituto di istruzione e ricerca, lo ha definito "la rockstar del mondo culinario" e "l'Elvis dei bad boy chef". Nel 1999 ha scritto un articolo per il New Yorker, "Do not Eat Before Reading," che è diventato un libro best-seller nel 2000, "Kitchen Confidential: Adventures in the Culinary Underbelly" facendolo diventare una celebrità internazionale.
IL DOLORE DI RAMSAY - Gordon Ramsay, celebrity chef britannico, ha reso omaggio ad Anthony Bourdain, dicendosi "sconvolto e rattristato" per la notizia della morte del collega americano. "Ha portato il mondo nelle nostre case e ha ispirato tantissime persone a esplorare culture e città attraverso il cibo", scrive la star globale della gastronomia in tv.
IL CORDOGLIO DEL MONDO PUNK E ROCK - "Sono sotto shock. Amavo Bourdain, era uno spiraglio di gentilezza e vibrazioni positive nella mia vita", scrive su Twitter Iggy Pop, che compare in una delle puntate del programma dello chef a Miami. "Gli sono così grato per avermi fatto conoscere il mondo del cibo e delle specialità di tutto il mondo. Parlava spesso di come tutte le forme di creatività fossero connesse", dice Questlove, batterista dei The Roots. "Aveva tanto talento e mi piaceva parlare di musica con lui, era l'epitome del punk rocker", twitta Mark Ramone dei leggendari Ramones. "Un giorno dannatamente triste, era un grande amico e un artista, una forza positiva nella mia vita e in quella di altre persone", così lo ricorda Mark Lanagan, ex frontman degli Screaming Trees.