Alla scoperta delle Capitali italiane della cultura
Palermo, Lecce, Pistoia, Parma, Matera: cinque interpreti della grande bellezza
L’estate si sta avvicinando e la voglia di partire e di concedersi una pausa è già tanta. I fine settimana di maggio e il ponte del 2 giugno sono una splendida occasione per regalarsi qualche giorno di relax e godersi un’anteprima di vacanza, senza lasciare l'Italia.
Si possono visitare le
affascinanti Capitali della cultura italiane: per scoprire le modalità più comode e convenienti per raggiungerle, basterà inserire data e luogo di partenza e di arrivo su
Virail ( piattaforma e app che compara tutti i mezzi di trasporto) e confrontare tutte le proposte di viaggio: dal treno all’aereo, dal carpooling (BlaBlaCar) ai bus (Flixbus e altri).
Palermo - Un punto di riferimento nel Mediterraneo caratterizzato dalla ricchezza culturale e da una società multietnica: è Palermo, nominata Capitale Italiana della Cultura del 2018 e per questo pronta ad accogliere cittadini e turisti provenienti da tutto il mondo con un’offerta culturale e di intrattenimento di ogni tipo. Protagonisti i monumenti, i luoghi di interesse e le tradizioni della città sicula, dal
Palazzo dei Normanni alla
Cattedrale, senza dimenticare i dolci siciliani famosi in tutto il mondo. Tra gli appuntamenti da non perdere in questo periodo c’è Nudes, l’antologica del fotografo americano Spencer Tunick che fino al 2 giugno sarà in mostra presso lo ZAC e che raccoglierà per la prima volta, scatti realizzati in tutto il mondo, da Shanghai a Parigi, dall'Australia a Brooklyn.Ideali anche per i più piccoli sono gli spettacoli del teatro dei pupi, riconosciuto dall’Unesco come Capolavoro del patrimonio dell’umanità. Per chi ama il mare, imperdibile una gita all’Arco Azzurro, il monumento naturale di roccia di Santa Flavia che riapre al pubblico nei fine settimana fino al 2 giugno, con eventi e panorami emozionanti.
Lecce - Splendori ad ogni passo: Lecce, Capitale italiana della Cultura 2015, è un vero e proprio gioiello da scoprire, caratterizzato da uno stile architettonico unico, definito appunto
Barocco leccese. Orgoglio della città è la scenografica
piazza Sant’Oronzo, mentre per fare un salto nel passato bisogna affacciarsi sull’Anfiteatro Romano. A pochi chilometri da Lecce, nel
Castello di Acaya, è in corso "Uliando Uliando. Pareidolia, guardare oltre ciò che appare", mostra fotografica e di illustrazioni con protagonisti gli ulivi secolari del Salento e i loro tronchi, che scorrono in un centinaio di scatti realizzati dal direttore artistico Carlo Toma e altrettante interpretazioni, elaborate da fumettisti, illustratori e disegnatori.
Mantova - Dichiarata nel 2008 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la città lombarda è stata nominata nel 2016 Capitale italiana della Cultura. A renderla unica è il centro storico ricco di palazzi, chiese, musei e luoghi di interesse come il
Castello di San Giorgio e il
Palazzo Ducale, o la caratteristica
Piazza delle Erbe con
il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio. Da non perdere la visita al cinquecentesco Palazzo Te di Federico II Gonzaga, le cui sale monumentali sembrano accogliere i visitatori in “case degli Dei” come afferma il Vasari nelle sue “Vite” riferendosi a Giulio Romano, architetto dell’edificio. Tra i capolavori da ammirare a Mantova non può mancare la Camera degli Sposi, una stupenda stanza del Castello di San Giorgio affrescata da
Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474. Fino al 27 maggio Palazzo Te ospita la mostra “Alexander Rodchenko. Revolution in photography”, con circa 150 fotografie, dai negativi originali degli anni Venti e Trenta, del grande maestro russo, esponente di primo piano dell’avanguardia sovietica del XX secolo.
Pistoia - Le sue origini sono da ricercare in epoca romana e le sue bellezze da scoprire passo dopo passo: Pistoia, Capitale italiana della Cultura 2017, custodisce tanti monumenti che ne raccontano la storia tra passato e presente. Il tour della città non può che iniziare da Piazza del Duomo, dove si affacciano
il Palazzo Pretorio, il Battistero e la Cattedrale di San Zeno, il luogo maggiore di culto di Pistoia e testimonianza di arte romanica, rinascimentale e anche barocca. Per scoprire la città fino, letteralmente, alle sue fondamenta bisogna infine calarsi nell’affascinante dedalo della
Pistoia Sotterranea.
Matera -Sarà
Capitale europea della Cultura 2019: meglio dunque giocare d’anticipo e arrivare preparati in questa meravigliosa città, i cui Sassi che creano un paesaggio unico, tra vicoli, grotte e cunicoli sotterranei. Un vero e proprio museo a cielo aperto, con insediamenti risalenti al Paleolitico
. Da non perdere la Cattedrale, il Museo della scultura contemporanea e la Casa Grotta, per conoscere da vicino la storia della città e dei suoi abitanti, che fino agli anni ‘60 hanno abitato le grotte scavate nella roccia tufacea all’interno dei sassi. Per godere pienamente dello spettacolo di Matera, il consiglio è quello di raggiungere il Parco delle chiese rupestri della Murgia Materana. Il 19 di ogni mese si svolgono eventi che rappresenteranno le tappe di avvicinamento al 19 gennaio 2019, data della cerimonia inaugurale di Matera Capitale europea della Cultura.
Parma - La primavera è la stagione migliore per godersi il fascino di Parma, città che sarà al centro della scena culturale italiana nel 2020. Oltre che apprezzarne prodotti e specialità culinarie, da non perdere una visita alla piazza su cui si affaccia la Cattedrale, edificata a partire dal 1074 che custodisce i bassorilievi di
Benedetto Antelami, le testimonianze dell’arte romanica e i grandiosi affreschi di Antonio Allegri detto il Correggio; il
Battistero, esempio grandioso del passaggio dal romanico al primo gotico;
il Palazzo Vescovile e il Museo Diocesano. Tappa obbligata è una passeggiata nel Parco Ducale, uno degli spazi verdi più grandi ed antichi di Parma. Fino al 20 maggio 2018 lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione ospitato presso la meravigliosa
abbazia di Valserena presenta la mostra Ettore Sottsass. "Oltre il design", progetto espositivo ed editoriale ideato a partire dal fondo Ettore Sottsass Jr. e consistente in quasi 14.000 materiali progettuali (schizzi, bozzetti e disegni) e 24 sculture.