Galateo: collant velato, micro rete o gambe nude?
Che cosa prescrivono le regole di etichetta per i mesi estivi, quando le prime ondate di calore ci invitano a scoprirci, ma senza rinunciare all'eleganza.
Le temperature esterne si fanno finalmente tiepide, se non calde addirittura, il guardaroba invernale è stato ormai accantonato e siamo pronte per la bella stagione. C’è però un dilemma: come ci si deve comportare quando si indossa una gonna o un vestito e fuori la giornata è afosa? Possiamo permetterci di sbarazzarci delle calze, anche se le nostre gambe non sono ancora abbronzate e mostrano qualche imperfezione, o è meglio ricorrere a un collant velato o a una calza a micro rete, magari di color nudo? E che cosa prescrive l’etichetta nelle occasioni formali?
ETICHETTA E BON TON - La risposta del galateo è chiara e senza appello:
le calze vanno indossate sempre, anche d’estate, a meno che non ci si trovi al mare. Si può scegliere un collant o una calza autoreggente velata, a 20 a addirittura a 8 denari, che “veste” la gamba e nasconde tutte le imperfezioni. E’ questa la scelta, ad esempio, di
Kate Middleton, icona di stile e di eleganza, in osservanza del protocollo della Corte Reale britannica. Per tutte le persone comuni, fortunatamente, la regola non è così stretta, anche se ci sono alcune situazioni in cui il bon ton impone di sopportare la costrizione delle calze: nelle occasioni formali, e in questo caso “formale” non è sinonimo di “elegante”, le calze sono necessarie. Qualche esempio?
Una cerimonia che si svolge in chiesa, come un battesimo o un matrimonio: in questo caso, oltre alla calza, bisognerebbe indossare anche scarpe chiuse. Indossano i collant anche in piena estate le
donne che portano una divisa, ad esempio le hostess. Le calze
sono un must anche per le spose, a meno che la cerimonia non si svolga sulla spiaggia.
LE REGOLE D’ORO - In tutti gli altri casi,
ci si regola sulla temperatura esterna e sul gusto individuale: va da sé che quando la colonnina del mercurio supera i trenta gradi, le calze resteranno senza rimpianti nel cassetto, a meno che il fatto di mostrare le gambe senza abbronzatura e “fuori forma” non ci faccia sentire a disagio. Se la soluzione di indossare un pantalone o una gonna lunga o almeno longuette non fa per noi, ci sono alcune regole per scegliere le calze più adatte alla bella stagione. Innanzi tutto, questo è il
grande momento del collant di colore nude: che sia a 20 denari o ancora più leggero, l’importante è sceglierlo il più possibile vicino alla sfumatura del nostro incarnato, in modo da risultare invisibile. Va indossato con mota precauzione, dopo aver sfilato anelli, bracciali e orologio, perché la trama è molto fragile e si rompe con facilità. Meglio portener un paio di scorta in borsa, in caso di incidente quando si è fuori casa.
BUCCE DI BANANA - Attenzione anche
alla taglia: deve essere perfetta, per evitare l’antiestetico “effetto piegolina” quando ci si muove, o peggio ancora, il segno delle cuciture o dell’elastico in vita che i tessuti leggeri non riusciranno a dissimulare. Possiamo indossare le calze anche
con i sandali aperti, purché siano di modello con la punta invisibile. Meglio scegliere
collant opachi, senza effetto lucido, proprio per puntare sulla massima naturalezza.
Evitiamo anche le calze coprenti, giuste per l’inverno ma che d’estate fanno tanto “vecchietta”. Il nero è da riservare alle occasioni serali, mentre di giorno può risultare un po’ fuori luogo.
NON CADIAMO NELLA RETE – I collant a rete sono, secondo alcuni, un’accettabile via di mezzo. In realtà sono una non-soluzione: tengono caldo quasi come un collant normale e non coprono le imperfezioni delle gambe, se non in misura minima. In più, quelle nere sono difficili da abbinare e impongono un outfit molto sobrio per non apparire volgari, mentre quelle color carne non sono proprio il massimo quanto a eleganza. Meglio una posizione chiara: o tutto o niente. LA
SOLUZIONE CREATIVA – Per fare a meno delle calze e mostrare gambe abbronzate e opache proprio come se indossassimo un collant, esistono in commercio
i cosiddetti “collant spray”: si tratta di una sorta di fondotinta da spuzzare sulle gambe e da distribuire in modo uniforme in modo da ottenere un effetto compatto e coprente. Se si tratta di un prodotto di buona qualità ci regalerà gambe perfette e “vestite”, senza macchiare gli abiti. In alternativa, si può preparare in casa, mescolando una crema idratante con il fondotinta che usiamo per un make up del viso, purché sia a lunga tenuta. Attenzione in ogni caso alla nuance: deve essere uguale al nostro incarnate o al limite, di mezzo tono più scura.
NUDO E’ BELLO – A parte le poche situazioni che abbiamo visto sopra o altri casi particolari in cui la salute o la condizione delle nostre gambe impongono di non metterle in mostra al naturale, la praticità ha il sopravvento: la gamba nuda è ormai sdoganata anche in città e in ufficio. Le fashioniste non esitano a girare a gambe scoperte anche in pieno inverno, quando la temperatura è sottozero e rischiano l’assideramento: a maggior ragione siamo autorizzate a metterle a nudo quando il caldo ci tormenta. Attenzione però: questo non ci esime dal
presentare le nostre gambe nella loro forma migliore possibile: utilizziamo regolarmente un buon idratante, per avere una pelle morbida ed elastica, regaliamoci qualche giornata all’aria aperta durante il fine settimana, indossando una gonna corta o dei pantaloncini per esporre gradualmente la pelle al sole e perdere il pallore grigiastro dell’inverno; dedichiamo un po’ di tempo all’attività fisica per recuperare tono muscolare e smaltire i gonfiori. In poco tempo ci sentiremo… in gambissima.