Luigi: la dura vita del fratello di Mario
Trentacinque anni di carriera e ancora una fifa tremenda da smaltire.
Un bel paio di baffoni, salopette e maglietta colorata: al posto di essere rossa, però, è verde. Dentro quei vestiti e dietro a quei baffi non c’è Mario, icona per eccellenza di Nintendo e dei videogiochi tutti, ma Luigi. Costretto da una vita a rimanere spesso e mal volentieri dietro le quinte, eterna seconda scelta.
La carriera di Luigi non è stata particolarmente generosa con il nostro e dire che, tutto sommato, l’avvio si era rivelato promettente. Il meno celebrato dei fratelli Mario ha calcato le scene in contemporanea al più ingombrante parente stretto fin da subito. Anche perché, altrimenti, non avrebbe avuto senso il nome stesso del gioco che li ha visti debuttare ufficialmente: Mario Bros. (era il 1983). All’epoca Luigi rappresentava semplicemente una variante cromatica della figura di Mario: uno caratterizzato dal rosso, per l’appunto, e l’altro da un verde acceso.
Da lì in avanti, però, le cose sono cambiate: in Super Mario Bros. (1985) tutta l’attenzione è sulla modalità per singolo giocatore e quando si è da soli, l’eroe è proprio Mario. Solo l’arrivo di un secondo giocatore, che si alterna nell’azione al primo, porta anche Luigi a sfidare Bowser, il malvagio re dei Koopa, nell’intento di salvare la principessa. Nella versione occidentale di Super Mario Bros. 2 (1988) si inizia però a conoscere un Luigi finalmente in grado di differenziarsi dal fratellone: può essere selezionato quale eroe principale (assieme ovviamente a Mario, alla stessa principessa e al suo aiutante/servitore Toad) e si scopre più alto e slanciato. Cambia anche il modo che ha di affrontare il gioco, grazie alla possibilità di saltare più in alto e più a lungo, a scapito però di una certa imprecisione generale nei movimenti. Come se slittasse sulle superfici…
Forse Nintendo inizia addirittura da questo momento a concepire un personaggio più vero, approfondito e interessante per l’eroe in verde. Protagonista di una dimenticabilissima sortita nel mondo dei software educativi con Mario is Missing (è il 1993, siamo su Super Nintendo e il gioco non merita ulteriori approfondimenti), Luigi deve aspettare addirittura il 2001 per poter tornare al centro della scena. Non ci sono i riflettori a illuminarlo, ma la luce della torcia a cui si aggrappa disperatamente mentre esplora una magione infestata dagli spettri, alla ricerca del fratello più coraggioso. Il gioco è Luigi’s Mansion, l’avventura che accompagna nei negozi la nuova console di Nintendo, il GameCube.
Luigi’s Mansion ci fa scoprire un idraulico fifone e irresistibile, che sussurra con voce tremula il nome del più quotato salva-principesse nella speranza che sbuchi dal nulla a salvare la situazione. Il gioco è divertente, Luigi è indimenticabile, tanto da meritarsi un ottimo seguito pubblicato su Nintendo 3DS molti anni più tardi (è addirittura il 2013). Così, poco per volta, Luigi riesce ad acquistare una sua personalità, capace di smarcarlo dall’accusa di essere solo l’ombra malamente scolorita dell’altro fratello Mario (sì, ufficialmente entrambi portano il cognome Mario).
Ma nella carriera del baffo appuntito gioca un ruolo di primaria importanza anche l’esilarante Mario & Luigi: Superstar Saga. Qui i due tornano per la prima volta a lavorare sullo stesso piano dai tempi di Mario Bros… e forse anche più e meglio di allora. Il gioco di ruolo realizzato nel 2003 per Game Boy Advance punta sull’azione e sui dialoghi improbabili. Sullo schermo sono sempre visualizzati entrambi i fratelli, da muovere all’unisono e i cui salti e attacchi sono legati, ciascuno, a un diverso pulsante. Un esperimento che darà ottimi frutti, tanto da venir replicato in svariati seguiti.
In anni più recenti Luigi ha ormai abbracciato il suo status di “fratello meno noto di”. Ogni tanto, come detto, gli viene concessa qualche occasione che tendenzialmente sfrutta con il suo inimitabile savoir-faire (o con la mancanza dello stesso), come in
New Super Luigi U o
Dr. Luigi, entrambe
riletture dei quasi equivalenti New Super Mario U e Dr. Mario. Per il resto non si scompone troppo e si gode le tante uscite di gruppo nei vari spin-off dell’universo mariesco: da
Mario Kart a
Mario Tennis, passando per
Mario Golf e
Super Smash Bros.
Intanto i fan chiedono a gran voce e ripetutamente un Luigi’s Mansion 3, di cui si sussurra da più tempo… purtroppo senza mai trovare il sostegno di un qualche annuncio ufficiale in merito. Nintendo Switch potrebbe essere l’occasione giusta per un nuovo exploit dell’attore non protagonista per eccellenza del mondo dei videogiochi.