Il futuro è protagonista: la kermesse Casaleggio nel segno del governo | Polemica sull'accesso negato al giornalista Iacoboni
All'evento di Ivrea in onore del cofondatore M5s Gianroberto, docenti universitari, esperti di Intelligenza Artificiale, magistrati, sociologi. Fuori Iacoboni de La Stampa
Non voleva essere un evento politico nell'intento del suo organizzatore, Davide Casaleggio, ma la politica e il secondo giro di consultazioni per la formazione del governo non sono rimasti fuori da Sum#02, la kermesse alle Officine Olivetti di Ivrea in onore del fondatore di M5s Gianroberto. Sul palco docenti universitari, esperti di Intelligenza Artificiale, magistrati, sociologi. C'erano anche giornalisti chiamati al confronto sugli scenari del futuro. Tranne uno: a Jacopo Iacoboni de La Stampa è stato negato l'accesso all'evento e si è sollevato un polverone.
La giornata di Sum#02 Il governo all'orizzonte, un Movimento cambiato nei suoi elettori, nei suoi riferimenti, nel tessuto imprenditoriale che lo sostiene. Un anno dopo Sum, l'evento coniato in onore di Gianroberto Casaleggio, non cambia nella sostanza ma nei contorni. Lo si vede dagli sponsor - come il centro Ardizzone - e da una platea che è più nutrita di dirigenti che di simpatizzanti. Sul palco non si parla di politica ma la politica è più che mai presente.
Davide Casaleggio, novello "mecenate", ha radunato docenti universitari, esperti di Intelligenza Artificiale, magistrati, sociologi. Ci sono più giornalisti - da Andrea Scanzi a Enrico Mentana - e più nomi noti al grande pubblico, come il comico Dario Vergassola, Moni Ovadia, o il pm Nino Di Matteo, il più omaggiato dalla platea. E, al di là dei temi futuristici, sono quelli legati all'attuale momento politico a riscaldare maggiormente i presenti.
Come
il reddito di cittadinanza, che il sociologo Domenico De Masi descrive come una misura "che non si può non fare, e in tempi rapidi". Anche il filosofo Diego Fusaro chiama diversi applausi, quasi inveendo
contro il Pd e contro le sinistre "demofobiche, che non partono dal lavoro e dagli sfruttati ma dai migranti".
I partecipanti sono oltre mille, diverse macchine da scrivere della Olivetti battono messaggi in memoria di Gianroberto Casaleggio. Il figlio Davide chiude la kermesse sottolineando come iniziative del genere servano a individuare "quali punti di arrivo scegliamo" nei possibili
scenari futuri. Ma prima lancia quasi un invito al governo che verrà. "Spero sia l'esecutivo, come in Estonia, ad aprire momenti di partecipazione di democrazia diretta a tutti", sottolinea, facendo riferimento alla piattaforma Rousseau.
E Beppe Grillo? Assente e impegnato nel suo show a Zurigo. Lancia dal suo profilo twitter la diretta dell'evento solo nel pomeriggio, quando sul palco parla Sammy Basso, ragazzo italiano affetto da progeria, malattia genetica che porta al rapido invecchiamento cellulare, che lotta da anni per far conoscere il suo stato.
La polemica sulla cacciata del giornalista Iacoboni Accesso negato alla seconda edizione di Sum.02 al cronista de
La Stampa Jacopo Iacoboni. E' lo staff a vietare l'ingresso: "Abbiamo l'ordine di non farla entrare", è la versione data via Twitter da Iacoboni stesso. Rapporto complicato quello del cronista con M5s e con Gianroberto Casaleggio, che protestò in prima persona, poco prima di morire, contro quelli che definiva "attacchi di uno sciacallo". E a poche ore dallo scoppio del caso da fonti del Movimento si fa ricordare, informalmente, come Iacoboni "insultò" il cofondatore pentastellato e come il
divieto di ingresso sia scattato per questioni "personali e non professionali".
Considerazioni che scatenano una vera e propria
bufera. "E' gravissimo che il divieto sia motivato con ragioni personali, sono
metodi da dittatura", attacca il Cdr de
La Stampa laddove Federazione nazionale della Stampa Italiana, Ordine nazionale dei giornalisti definiscono la vicenda "inammissibile" e invitano i media "reagire tutti insieme a certi atteggiamenti provocatori".
"Davide Casaleggio chieda scusa a Iacoboni. E si scusi con tutti gli italiani per la sonora menzogna che il suo convegno non ha nulla a che fare con il M5s", incalza Michele Anzaldi del Pd facendo riferimento al fatto che la gestione di Sum non sia né affidata né legata al M5s. E, infatti, alla fine arriva
la versione dell'agenzia privata che si occupa dell'Associazione Gianroberto Casaleggio: "Iacoboni non ha mai presentato domanda di accredito, né nei termini previsti né tardivamente".
E fonti vicine all'organizzazione sottolineano come il cronista abbia cercato di entrare con un badge che non era il suo.
Il caso finisce anche sul palco, con un botta e risposta tra Enrico Mentana e Gianluigi Nuzzi. "Ci sono delle regole da rispettare", spiega il primo. "Sconsiglio di tenere un giornalista fuori dall'evento", è la considerazione del direttore del
TgLa7.