Berlusconi boccia le larghe intese: "Non siamo la Germania"

Quanto a Tajani, dice: "Sono vincolato da lui a fare il suo nome come candidato premier solo quando mi autorizzerà"

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"Noi non siamo la Germania, i partiti in campo hanno visioni e principi differenti e noi leader del centrodestra ci siamo obbligati con i nostri elettori a non dare vita a grandi coalizione" che in Italia sono percepite come "inciuci". "Sono sicuro che questo non avverrà, e che noi saremo in grado di avere un governo". Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Giovedì - annuncia - a Roma manifestazione unitaria del centrodestra".

"Sì a reddito di dignità" - Ci sarà il "reddito di dignità per 4.750.000 cittadini italiani che sono nella povertà", annuncia poi il leader di FI al Forum live Facebook-Ansa. Berlusconi parla poi anche del rinnovo contrattuale dei "servitori pubblici che con sprezzo del pericolo lavorano per proteggere i cittadini" e che sono stati di recente interessati da una "elemosina pre-elettorale", promettendo per loro anche un aumento degli organici.

"Tajani premier? Sono vincolato da lui a non fare il suo nome" - Berlusconi in precedenza a "Radio anch'io" aveva parlato anche di Tajani come premier. "Sono vincolato da lui, per l'altissima carica che ricopre, a fare il suo nome soltanto quando lui me ne darà l'autorizzazione. Sarebbe un candidato eccellente  perché l'Italia oggi non conta più niente. Con lui conterebbe moltissimo perché è il presidente dell'istituzione europea eletta dai cittadini".

Sul programma del centrodestra, poi, ci tiene a fugare ogni dubbio su possibili divisioni nella coalizione. "Ho iniziato a preparare il programma un anno fa, l'hanno visto i leader della coalizione 5 mesi fa, io sono andato avanti avendo accettato le loro osservazioni, poi l'abbiamo messo sul tavolo di tutti gli esperti, i tecnici, gli economisti, che i vari partiti hanno portato a questo tavolo ed è venuto fuori - spiega - un programma firmato articolo per articolo da tutti i leader della coalizione".

"Non abbiamo mai messo le mani nelle tasche degli italiani" - Guardando ai governi che lo hanno succeduto a Palazzo Chigi, Berlusconi ricorda che "molte cose nostre sono state vanificate dall'inerzia e dagli errori dei governi di sinistra non eletti dagli italiani che sono venuti dopo di noi. Io credo che si ricordino troppo poco i risultati straordinari dei nostri governi, risultati che sono stati realizzati senza mettere mai le mani nelle tasche degli italiani. L'Italia ha fatto dei passi in avanti anche grazie alle realizzazioni dei nostri governi, realizzazioni che purtroppo spesso la sinistra ha cancellato come il ponte sullo Stretto".