Allarme debito dall'Ocse: dall'aumento dei tassi rischi per i bilanci degli Stati
Secondo le stime dell'organizzazione, i Paesi sviluppati dovranno rifinanziare il 40% del loro stock di debito nei prossimi tre anni
L'Ocse lancia l'allarme debito: con l'aumento dei tassi di interesse si pone una "sfida significativa" sui bilanci degli Stati. Il debito nei Paesi Ocse quest'anno sale a 45mila miliardi di dollari dai 25mila del 2008, e con l'atteso rialzo del prezzo del denaro i costi per rifinanziarlo aumenteranno, pesando sui bilanci e con pericoli per la ripresa economica.
"La velocità della crescita economica - sostiene l'Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione in Europa - è uno degli elementi determinanti per la sostenibilità di lungo termine del debito nei Paesi fortemente indebitati. Questo pone grande enfasi sulle riforme strutturali per diminuire la dipendenza su politiche di bilancio espansive per sostenere la crescita". La maggior parte del debito emesso dopo la crisi finanziaria, infatti, matura nei prossimi anni e, secondo le stime dell'organizzazione, i Paesi sviluppati dovranno rifinanziare il 40% del loro intero stock di debito nei prossimi tre anni.
"Le favorevoli condizioni di finanziamento - prosegue l'Ocse - hanno aiutato finora i governi a gestire i rischi di rifinanziamento nella gestione del debito. Ma le condizioni di finanziamento potrebbero diventare meno favorevoli nel lungo termine. Per ridurre la vulnerabilità di fronte a potenziali turbolenze di mercato, è importante che i governi continuino a puntare la loro attenzione nel ridurre i rischi di rifinanziamento e ricostruire cuscinetti fiscali".