L'allarme di Amnesty International: "L'Italia è sempre più razzista e cattiva, manca confronto di idee"
Stando al rapporto 2017-2018 della Ong, il nostro Paese si sta "incattivendo" e diventa sempre più difficile il confronto dialettico
L'Italia "sembra concentrare più di altri Paesi europei le tendenze a odio, razzismo e xenofobia" che si registrano nell'opinione pubblica mondiale. E' quanto emerge da un rapporto di Amnesty International Italia. Se nel 2014 il nostro Paese era "orgoglioso di salvare i rifugiati e considerava l'accoglienza un valore importante", oggi "è intriso di paura ingiustificata dell'altro" non solo nei confronti dei migranti, ma anche di Rom e Lgbt.
Secondo Amnesty, la tendenza all'ostilità verso l'altro "non riguarda solo i migranti, ma anche i rom, le persone Lgbt, riguarda le donne" e anche "i poveri". C'è una parte di Paese che si ritiene "bella, pura, italiana, mentre il resto non merita di condividere il territorio", denuncia Rufini. Un fatto che "sta rendendo il clima impossibile in questo Paese, uccidendo ogni possibilità di confronto".
Rufini sottolinea che ormai "si ricorre all'incitamento alla violenza, ma anche alla sua esecuzione, come abbiamo visto a Macerata", o in altre città italiane, tra oppositori politici. Per combattere contro questo trend, Amnesty ha lanciato una task force che da diversi mesi, in particolare da giugno dello scorso anno a oggi, "ha lavorato su internet per contrastare fake news, discorsi d'odio e i pregiudizi verso le categorie vulnerabili". L'obiettivo è quello di "riaprire spazi di dialogo sui social network, che sembra essere il coagulo dell'odio che sta avvelenando la società".