M5s, Borrelli sbatte la porta: "Vado via, ma non per problemi di salute"

L'eurodeputato 5 stelle, fedelissimo di Grillo e Casaleggio, rompe il silenzio e su Facebook spiega: "Non sto male e fondo un mio movimento". Di Maio: "Non risponde neanche al telefono"

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Nel bel mezzo della bufera rimborsi scatenata dal programma Le Iene, l'addio di un 5 Stelle di peso come David Borrelli, fedelissimo di Grillo e Casaleggio, suona come una porta in faccia sbattuta al nuovo corso del M5s, per di più in piena campagna elettorale. "Ho preso una decisione difficile che merita qualche spiegazione - scrive l'eurodeputato grillino su Facebook - perché sto leggendo troppe fantasiose ricostruzioni: non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato. Ora è arrivato per me il momento di cambiare percorso". Amarezza era stata espressa da Di Maio: "Non mi risponde neanche al telefono".

Il post dello strappo "Ieri ho preso una decisione difficile che merita qualche spiegazione, perché sto leggendo troppe fantasiose ricostruzioni". Affida così a Facebook le sue motivazioni per l'addio al Movimento l'eurodeputato David Borrelli. "Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato. Auguro al MoVimento 5 Stelle una strada costellata di ambiziosi traguardi e grandi successi". Una spiegazione necessaria perché lo strappo era stato liquidato con un "problemi di salute". "Per tredici anni - continua Borrelli - il Movimento è sempre stato la mia casa, l'ho visto nascere ed ho avuto il privilegio di assistere molto da vicino a tutte le tappe di questa avventura. Ora è arrivato per me il momento di cambiare percorso. Nella vita mi sono sempre occupato con grande intensità di imprenditori e risparmiatori. Per questo ho deciso di aderire ad un nuovo progetto: un movimento, che nascerà a breve, e che si occuperà proprio di imprenditori e risparmiatori. Lo devo a loro, lo devo alla mia vita".

Di Maio: "Non risponde al telefono" "Non mi ha risposto neanche al telefono", prende atto il capo politico del M5s Luigi Di Maio dopo l'addio di Borrelli. "Non l'ho sentito e nemmeno mi ha risposto al telefono. Dovete chiedere a lui", ribadisce non facendo menzione dei "motivi di salute" di cui ha parlato invece la capogruppo M5s in Europa.

L'eurodeputato, "grillino" della prima ora, fondatore della piattaforma Rousseau e primo consigliere comunale per una lista civica pentastellata eletto in un capoluogo di provincia, nel 2008 a Treviso, esce, invece, dal buio in cui si era nascosto e sibillino precisa: "Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato", smentendo innanzitutto la versione edulcorata che il gruppo di Bruxelles aveva tentato di dare.