Voto, minoranza Pd insoddisfatta tratta con Renzi: direzione nella notte
Era stata programmata nella mattinata, procrastinata anche la presentazione della Boschi, come candidata nella lista di Bolzano. "C'è la volontà di una soluzione", ha detto Cuperlo
Non c'è ancora l'accordo tra Matteo Renzi e la minoranza Pd sulle candidature alle elezioni politiche. Le riunioni con Andrea Orlando e Michele Emiliano sono iniziate dopo l'una di notte e fino alle quattro del mattino è andato avanti il lavoro al Nazareno. Ma la trattativa continua, perché la proposta della segreteria è stata giudicata "insufficiente" dalla minoranza. La direzione del Pd è stata di conseguenza spostata più volte, fino a notte fonda.
Le due aree deluse - All'area che fa capo ad Andrea Orlando l'offerta rimane quella di una quindicina di seggi "sicuri" più quasi altrettanti "in cui te la giochi", mentre 6-7 sarebbero i posti "riservati" ai parlamentari vicini a Michele Emiliano.
Il Guardasigilli, dopo l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione, ha ripreso i contatti con il segretario dem, che punterebbe invece a lasciare alle diverse correnti interne (da Franceschini a Martina, da Orfini a Orlando ed Emiliano) una cinquantina di posti sicuri.
Slitta anche la presentazione della Boschi a Bolzano - Dato il protrarsi della trattativa e lo slittamento della direzione nazionale (era prevista al mattino), inoltre, è stata rinviata a lunedì la presentazione di Maria Elena Boschi, e di tutte le altre candidature dem, prevista a Bolzano.
Cuperlo: "C'è la volontà di arrivare a una soluzione" - "C'è la volontà di arrivare a una soluzione", ha detto Gianni Cuperlo, lasciando il Nazareno dopo un incontro con Renzi. "Che ci siano problemi è evidente, ma non è problema di maggioranza e minoranze. È chiaro che si riduce il numero dei parlamentari, ma tutti devono assumersi una quota di questo peso che va equamente ripartito". "Alla fine la minoranza voterà contro?", chiedono i cronisti. "Spero di no - ha risposto Cuperlo - Io penso che il segretario abbia espresso in direzione la volontà di garantire il pluralismo e non ho dubbi che manterrà l'impegno preso sulla rappresentatività delle liste e i tetti numerici che questo comporta". Con Renzi "abbiamo discusso di come costruire una proposta rappresentativa e capace di parlare all'esterno. Si sta lavorando - ha sottolineato - per raggiungere un traguardo che servirebbe soprattutto al Pd".