Isole Cook: tutte le delizie della Polinesia

Aitutaki e Rarotonga, isole da sogno in un mare di cristallo turichese

Le quindici isole che formano l’ arcipelago delle Cook si estendono a ventaglio tra la Nuova Zelanda e le Hawaii. Il clima tropicale e la loro cordiale, unica, ospitalità, rendono queste isole destinazione ideale per scoprire tutta la magia della Polinesia.

Lontana dai percorsi turistici più convenzionali, la Polinesia neozelandese rappresenta la fuga romantica perfetta: abbaglianti spiagge bianche, palme da cocco, barriere coralline ed acque color turchese.

A spasso per la Regina delle isole - Rarotonga, isola principale dell’Arcipelago, è ammaliante per la straordinaria bellezza dei suoi profili frastagliati, al riflesso lucido delle palme, all’incredibile laguna turchese, al profumo dei fiori che pervade l’aria e al sorriso contagioso dei suoi abitanti. Siamo nella Polinesia meno conosciuta, di lingua inglese e cultura mista, maori e neozelandese, una Polinesia autentica, ma con tutti i comfort moderni. Tra le caratteristiche più sorprendenti dell’isola, le maestose montagne color smeraldo, coperte da lussureggianti foreste che si possono attraversare a piedi sino a raggiungere cascate, radure e fiumi in cui tuffarvi per un bagno refrigerante.

Aitutaki, uno degli atolli più belli al mondo - Nelle acque turchesi della laguna di Aitutaki, che lambiscono la sabbia corallina della costa, si ha la sensazione di essere avvolti dal profumo della terra, del mare e del mondo sommerso. Appartata e romantica, l’isola ha un fascino irresistibile per i viaggi di nozze. Qui potrete oziare sotto una palma da cocco o chiedere indicazioni per il giardino segreto, ma la cosa migliore da fare per esplorarla e gustarla appieno è senza dubbio salire a bordo di un’imbarcazione per una mini crociera giornaliera che vi condurrà verso isole più lontane, come Honeymoon Island, bianca striscia di sabbia che emerge di 10 cm dall’acqua azzurra.

Benessere e  relax - Un viaggio in quello che è considerato il paradiso per antonomasia del relax non è, però, completo senza una visita ad una Boutique Spa. Sulla bellissima costa sud orientale di Rarotonga dalle spiagge bianchissime vi aspetta il Te Manava Luxury dove potrete farvi coccolare in un centro benessere elegante e lussuoso, circondato da un tranquillo giardino d'acqua, che offre una vasta varietà di trattamenti di bellezza con prodotti biologici a base di ingredienti provenienti esclusivamente dalle isole Cook. Sull’isola di Aitutaki, invece, sono da segnalare il Pacific Resort Aitutaki, premiato in passato fra i migliori Boutique Hotel al mondo, con la sua rinomata “Tiare SPA” nell’inconfondibile stile polinesiano e l’Aitutaki Lagoon Resort&Spa con la sua “SpaPolynesia”, l’unico resort a possedere la sua isola privata, Motu Akitua, il luogo perfetto per chi è alla ricerca del relax e del romanticismo.

La danza e la musica - Gli abitanti delle Isole Cook amano interagire con i visitatori e condividere con loro la cultura polinesiana. Inoltratevi nelle foreste dell’entroterra, dove il simpatico Pa, “ the medicine man”, racconterà proprietà e segreti delle erbe officinali autoctone di Rarotonga. Da non perdere la messa domenicale nella cattedrale di Avarua, recitata in lingua  Maori, durante cui vengono intonati canti e melodie sacri. Alle Cook, poi, ogni occasione è buona per danzare, come durante le frequenti “ Island Nights”, quando le danzatrici invitano i turisti stranieri a salire sul palco per unirsi al ballo.

Esperienze gastronomiche - Il cibo ha una connotazione importante nella cultura di questo gioiello della Polinesia neozelandese, dove gli abitanti sono pronti ad invitare i turisti a cena per un’indimenticabile esperienza gastronomica. Per vivere le Cook in modo autentico, consigliamo di prendere parte al “ Progressive Dinner”, un tour gastronomico di circa tre ore che permette di incontrare le genti del posto, imparando qualcosa delle loro usanze e tradizioni. Un pullmino  vi porterà di casa in casa dove potrete gustare diversi piatti tipici e bere del buon vino, sperimentando la cucina tradizionale attraverso l’ospitalità dei suoi abitanti.

Per maggiori informazioni: www.cookislands.travel