Asia Argento: "Molestie? Non rispondo, certi giornalisti sono cani affamati"

L'attrice e regista si è rifiutata di parlare del caso Weinstein al Torino Film Festival

agenzia

"Cerco di non rispondere alle domande che mi vorreste fare, ci sono tanti giornalisti che sono come cani affamati alla mia porta". Asia Argento non le manda di certo a dire, al Torino Film Festival dove ha presentato la rassegna da lei curata AmeriKana, preferisce non rispondere alle domande sul tema molestie e sul caso Weinstein.

"Anche da piccola mi identificavo con i mostri freaks, non certo in Cleopatra - spiega - Non voglio essere accettata, sono io che vi accetto. Sono io che sono diversa. Lo so che sono diversa in questo Paese, lo so che vi sto sul c... e non me ne frega niente. Capito! Sono sempre stata diversa anche a cinque anni - ha aggiunto - simpatizzavo per i mostri, perché sono anch'io un mostro, nel senso che sono diversa".

 

E sulla vicenda delle molestie chiarisce: "Per questo ho scelto di non rispondere alle vostre domande perché so che sarebbero tutti pettegolezzi. Non parlo dei cinefili, parlo dei giornalisti. Scusatemi, non voglio generalizzare questa storia. Pensate quel che volete, sono qua per parlare di cinema, altrimenti non venivo. Quello che avevo da dire l'ho detto e quindi è inutile che continuino a raspare alla mia porta come dei cani affamati".

 

E a un giornalista che protestava per le sue parole, ha replicato: "Sì, sto esagerando, fa parte di me, anche lei sta esagerando, da sempre esagero, benvenuto nella mia casa, da sempre dico la verità, scriva quello che le pare tanto nessuno la leggerà, io no".