Days Gone ci porta in un'America invasa dagli infetti
La nuova esclusiva per PS4 ci porterà ad affrontare orde di infetti nel cuore del Nord America
Svelato all'edizione 2016 dell'E3, la più rilevante fiera di settore dell'industria videoludica, Days Gone è un esperimento con cui Sony spera di dar vita all'ennesima saga di successo in esclusiva PlayStation. Sviluppata dagli stessi autori di Syphon Filter, questo nuovo gioco di sopravvivenza ci porterà a scoprire le conseguenze di un'infezione che ha trasformato la popolazione in feroci esseri noti come Freaker.
I BEI GIORNI ANDATI Con la razza umana sull'orlo dell'estinzione, i poveri sopravvissuti alla misteriosa epidemia si sono nascosti dagli infetti accampandosi in rifugi di fortuna. La storia di Days Gone ci porta a nord degli Stati Uniti, nei tre stati a ridosso del territorio canadese: un'avventura tra Vermont e Maine, passando per i boschi del New Hampshire, in cui il giocatore vestirà i panni dell'ex-motociclista Deacon St. John, ora impegnato come cacciatore di taglie e leader di un gruppo di sopravvissuti che tenta, giorno dopo giorno, di non soccombere alla supremazia dei Freaker.
Questi nemici, differenti dagli zombie visti in un'altra esclusiva del catalogo Sony come The Last of Us, si muovono in massa e sono attirati da ogni tipo di rumore. Proprio questa caratteristica rappresenta una delle peculiarità del sistema di gioco: potrete "sfruttare" a vostro favore i Freaker, ad esempio facendo esplodere una bomba che vi permetterà di attirare centinaia di non-morti verso l'origine dell'esplosione. La sensibilità ai rumori dei Freaker rappresenta la principale strategia di Deacon: sfruttare l'onda di distruzione che gli infetti si portano dietro per proprio tornaconto personale.
Non sarà ovviamente sempre così facile, perché il rischio è di restare coinvolti nell'avanzata delle temibili creature che, ovviamente, spazzeranno via ogni cosa intralci il proprio cammino. Prima di poter agire, insomma, dovrete attendere che l'area sia nuovamente libera. Onde evitare di essere vittima del proprio stesso inganno, il giocatore potrà sfruttare tutta una serie di accortezze, come ad esempio predisporre una via di fuga con delle trappole ed esplosivi, oggetti a cui appendersi o strutture dietro cui nascondersi prima di tagliare la corda e scappare. Lo scenario concepito da Sony Bend Studio sarà di tipo open-world, dunque molto vasto e completamente esplorabile dal giocatore sfruttando anche l'inseparabile moto del protagonista Deacon, utile per muoversi più velocemente nei boschi e montagne del Nord America.
TRA NATURA E IMPREVEDIBILITÀ Trattandosi di un'esperienza che strizza l'occhio ai giochi di sopravvivenza, ci saranno molti aspetti da tenere in considerazione, come ad esempio la possibilità che le armi e gli oggetti in uso si deteriorino, che la vostra moto possa esaurire il carburante o, peggio ancora, rompersi. La necessità di accumulare risorse sarà alla base dell'esplorazione dell'open-world e fungerà da pretesto per potenziare armi ed equipaggiamento con cui Deacon dovrà affrontare non solo i Freaker, ma anche nemici umani e l'immancabile fauna locale. Fauna che include lupi e soprattutto orsi, già pericolosi di per sé, ma ancora più letali nel caso in cui fossero infettati da un'orda di Freaker, diventando un ostacolo insormontabile per il giocatore.
Fortunatamente, Days Gone è caratterizzato da un sistema che rende sempre imprevedibile l'approccio a ogni missione: oltre a un'intelligenza artificiale che muove umani, animali e Freaker secondo criteri ben precisi e permette di combinarne i pattern in modi inaspettati, a rendere il tutto più interessante ci pensa quello che Bend Studio definisce come "sistema completamente dinamico". Nel corso del nostro test, infatti, ci siamo ritrovati a vivere una delle missioni viste durante la presentazione del gioco all'E3 2017. Laddove però Sony aveva mostrato l'attacco a un campo nemico di giorno e sfruttando i Freaker per devastare gli avversari, nella demo che abbiamo provato l'ora del giorno e il clima erano mutati dinamicamente, con una tempesta di neve nel cuore della notte che aveva reso impossibile attirare i Freaker, costringendoci a irrompere nel campo sfruttando esclusivamente il nostro arsenale e un po' di acume tattico.
Days Gone terrà dunque conto di numerosi fattori, come appunto il sistema climatico, l'ora del giorno e ancora le abilità sbloccate dal giocatore in quello che sembra una progressione simile ai più moderni giochi d'azione con elementi ruolistici. Il tutto al fine di rendere l'esperienza più intrigante e mai banale.
L'ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA Un'altra caratteristica interessante di Days Gone è quella che nel mondo dei videogiochi viene ormai etichettata come "visuale da Detective": si tratta di una particolare modalità investigativa resa celebre dal team di sviluppo britannico Rocksteady Studios con la saga Batman: Arkham dedicata al leggendario eroe dei fumetti DC Comics. Con questa visuale, attivabile a piacimento dal giocatore e "potenziabile" tramite il succitato albero delle abilità, Deacon sarà in grado di investigare su una scena basandosi sugli indizi che troverà nei paraggi: maggiori saranno le abilità sbloccate, più veloce sarà la risoluzione dell'enigma, che porterà il protagonista a procedere nella missione oppure ottenere nuove risorse per costruire oggetti utili nel prosieguo della trama.
Una meccanica certo non troppo originale, ma comunque con un potenziale non indifferente che, se ben inserita nel contesto e non abusata, potrebbe portare a uno stile di gioco variegato e molto interessante. Per scoprirlo bisognerà però attendere ancora qualche mese:
Days Gone è infatti atteso nei primi mesi del 2018 in esclusiva su PlayStation 4, ed è possibile che una data di lancio ufficiale venga annunciata da Sony in occasione del prossimo evento PlayStation Experience, che si terrà a dicembre in quel di Anaheim, California.