Istat: "L'Italia non è più un Paese di giovani, la metà ha più di 45 anni"
Si alza inoltre l'età del parto: l'età media si attesta sui 32 anni, contro i 30,9 dell'Unione europea nel suo complesso
"L'Italia, che negli Anni Cinquanta era tra i Paesi europei più giovani, rispetto agli altri è invecchiata di più e più rapidamente". Lo riferisce l'Istat, aggiungendo: "Se nel 1957 la metà della popolazione italiana aveva meno di 31 anni, ora ne ha più di 45. In sessant'anni, dunque, il baricentro della popolazione italiana si è spostato di oltre 15 anni". Lo stesso fenomeno si registra anche per gli altri Stati dell'Ue, ma con "un'intensità minore".
A "invecchiare" è dunque un po' tutta l'Europa: si è passati infatti da "33 a 44 anni nei sei Paesi fondatori e da 32 a 43 nel complesso dell'Unione europea", ha evidenziato l'istituto di statistica.
Età del parto sempre più alta: verso la media di 32 anni - "L'età delle partorienti è in Italia strutturalmente superiore a quella rilevata negli aggregati europei, con un divario compreso tra i sei mesi e i due anni", ha sottolineato l'Istat nel report "Sessant'anni di Europa". In tutta l'Ue si registra una tendenza verso l'aumento che "trova conferma anche nelle proiezioni" relative al periodo 2015-2020, quando in Italia l'età media si attesta sui 32 anni, contro i 30,9 dell'Unione europea nel su complesso. In Italia i minimi si sono toccati tra i 1975 e il 1980, quando l'età media al parto risultava pari a 27,5 anni (comunque più alta di quella dell'Ue, 26,8 anni).