Cina, "Caso Weinstein? Qui non sarebbe mai accaduto": l'editoriale di China Daily scatena le polemiche
"Gli uomini le proteggono", si legge nell'articolo. E le donne iniziano a twittare con l'hashtag #Metoo
"Le molestie sessuali venute a galla con il caso Weinstein non sarebbero mai potute accadere in Cina. Questo grazie ai valori della cultura tradizionale. Gli uomini da noi proteggono le donne". E' quanto si legge in un editoriale pubblicato su China Daily. Un editoriale - che ha infiammato le polemiche - in cui si sostiene che le molestie nel Paese sono meno comuni rispetto all’Occidente. Ma le donne cinesi non ci stanno. E anche loro hanno iniziato a twittare con l’hashtag #Metoo.
Le reazioni - “C'è una misoginia dilagante nella società cinese, a cui bisogna aggiungere il duro giro di vite del governo sul femminismo. Quindi, quando una donna vuole denunciare e lo fa deve essere consapevole di essersi assunta un rischio enorme - ha dichiarato al
Guardian
Leta Hong Fincher, autrice del libro
Betraying Big Brother: China's Feminist Resistance - Inoltre, i media statali cercano di diffondere classici stereotipi di genere: donne che svolgono i ruoli di brava moglie e mamma e che si preparano al meglio ad avere bambini”.
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Pesante censura. La verità è che il problema esiste ovunque”, ha commentato così, invece,
Sophie Richardson, responsabile di
Human Rights Watch per la Cina. E ancora: "È molto comune che sul lavoro gli uomini utilizzino il loro potere in forme coercitive che spesso arrivano alla molestia sessuale", ha detto
Xiong Jing, direttore esecutivo della
ong Feminist Voice. "L’industria cinematografica cinese ha visto tantissimi casi di abusi. Molte attrici, specialmente le più giovani, vengono trattate come prostitute": questa l’accusa del regista
Christoph Rehage, che ha frequentato la
Beijing Film Academy.
#Metoo - Ad ogni modo, anche le cinesi hanno iniziato a twittare con l'hashtag
#Metoo, la campagna che spopola su Twitter e che invita le donne a rompere il silenzio e a parlare degli abusi subiti.